Secondo l’ultimo rapporto della Direzione Nazionale Antimafia il Molise è tra le Regioni del Sud Italia, dopo Campania e Calabria, con il numero più alto di denunce per usura. Nella metà dei casi a finire nelle mani degli usurai sono proprio imprese e famiglie.
“Si tratta di un fenomeno che è cresciuto a causa della profonda crisi economica e finanziaria e che contribuisce, purtroppo, al fallimento delle nostre aziende mettendo in ginocchio l’economia. L’Unione Europea ha predisposto negli anni una serie di misure volte a contrastare il reato di estorsione ed usura, a sostenere coloro che sono caduti in inganno e ad aiutare le associazioni antiracket. Io penso che tramite queste misure noi tutti, insieme alle forze dell’ordine ed i rappresentanti istituzionali italiani e locali, potremo contribuire in maniera decisa e fattiva alla lotta all’usura, salvando il tessuto imprenditoriale e le famiglie dal tracollo”.
Così l’on. Aldo Patriciello sul problema dell’usura che nel Molise tocca il 28% dei commercianti, per un giro d’affari di 200 milioni di euro.
“Vorrei citare due progetti che a mio avviso sono fondamentali – continua Patriciello. In primo luogo ‘l’iniziativa europea per lo sviluppo del microcredito a sostegno della crescita e dell’occupazione’ che solo in apparenza può sembrare non essere collegata al problema. Molte piccole aziende, per intenderci quelle che fatturano fino a due milioni di euro l’anno con un massimo di 10 dipendenti, si vedono costrette a ricorrere agli strozzini, anche per poche migliaia di euro, perché impossibilitate a richiedere appropriate forme di finanziamento. Ebbene con questa iniziativa vengono messe a diposizione delle piccole somme per le PMI che vengono così tolte dal pericolo dell’usura, annullando quell’ostacolo all’imprenditorialità che potrebbe crearsi.
Credo che promuovere lo spirito imprenditoriale e contrastare ogni fenomeno negativo sia uno dei nostri doveri volti alla garanzia della ripresa economica. Inoltre vorrei segnalare una ‘buona pratica’ messa in atto dalla Regione Puglia e che potrebbe essere presa in considerazione anche dal Molise così come dalle altre Regioni. Con un finanziamento di circa un 1 milione e 800 mila euro rientrante negli stanziamenti del PON Sicurezza, quindi comunitari, la Regione Puglia ha stilato e concretizzato un progetto che prevede il potenziamento degli sportelli antiracket e usura esistenti a Lecce e Taranto e la creazione di un nuovo sportello a Brindisi. Anche così possiamo lottare contro il fenomeno dell’usura; aiutando le vittime e facendo buona e utile informazione. Tutto questo possiamo e dobbiamo farlo insieme e in maniera sinergica con le Istituzioni Europee”.