Per Benedetto XVI, dopo la solenne celebrazione dell’Epifania di ieri che lo ha visto promuovere arcivescovo il suo più stretto collaboratore, il segretario personale monsignor Georg Gaenswein, oggi è arrivata l’occasione di fare un ampio giro d’orizzonte sulla situazione politica ed economica mondiale. L’opportunità gli è stata fornita dalla cerimonia degli auguri per il nuovo anno con il corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede (179 Stati più numerose organizzazioni internazionali).
Riflettendo sulla crisi finanziaria mondiale, il pontefice ha invitato a non rassegnarsi «allo “spread del benessere sociale” mentre si combatte quello della finanza». Ratzinger è stato severo al riguardo: «Da soli alcuni Paesi andranno forse più veloci, ma, insieme, tutti andranno certamente più lontano! Se preoccupa l’indice differenziale tra i tassi finanziari, dovrebbero destare sgomento le crescenti differenze fra pochi, sempre più ricchi, e molti, irrimediabilmente più poveri». Un pensiero è andato anche all’Italia, alle popolazioni dell’Emilia colpite dal terremoto, che si sono impegnate immediatamente per la ricostruzione, e a tutto il Paese che lotta contro la crisi: «Auspico che, in questo momento della sua storia, tale spirito di tenacia e di impegno condiviso animi tutta la diletta Nazione italiana».