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domenica, Settembre 21, 2025

Progetto «Fido uno di noi». OIPA: ‘errata gestione del randagismo in Molise’

AttualitàProgetto «Fido uno di noi». OIPA: 'errata gestione del randagismo in Molise'

cani-randagiRiceviamo e pubblichiamo

L’incrementazione dei controlli sui cani padronali, effettuata con il solo fine di iscrivere in anagrafe canina  regionale il maggior numero possibile di esemplari, se effettuata senza la contestuale promozione ed incentivazione delle sterilizzazioni, risulta un lavoro inutile che nel tempo non porta a nessun risultato concreto.
Il progetto messo in campo dal responsabile per il randagismo del Molise Dott. Claudio Di Ludovico affiancato da una unica sigla di associazione di volontariato, rischia fortemente di sperperare ingenti somme pubbliche per ritrovarsi tra qualche anno senza aver raggiunto nessun serio risultato ai fini della risoluzione del randagismo in Molise.
E’ assodato, ma evidentemente non lo è ancora per gli addetti ai lavori, che le cagne microchippate non partoriscono cuccioli già registrati in anagrafe. Ciò ne consegue che i successivi controlli sulle cucciolate, partorite dalle migliaia di cagne anche se regolarmente registrate,  risulteranno impossibili da riproporsi su tutto il territorio.
La promozione della proprietà responsabile dei cani padronali è cosa giusta ma culturalmente lontana dalla mentalità contadina di  gran parte della popolazione molisana. A conferma di ciò, la normativa nazionale della Legge madre n. 281 del 1991 ed i regolamenti regionali del Molise parlano chiaro: parte delle somme inviate dal Ministero alle regioni, dedicate al randagismo, devono necessariamente essere messe a disposizione degli Enti territoriali affinché essi possano meglio assolvere ai loro obblighi riguardanti la gestione del randagismo sui propri territori di competenza e favorire la sterilizzazione dei cani padronali, ricorrendo anche a convenzioni da stipulare con gli studi veterinari privati.
Niente di tutto questo è stato ancora recepito e tanto meno programmato da parte dei responsabili regionali al randagismo, omissione questa, alquanto grave che costringerà la scrivente associazioni a chiedere chiarimenti in merito, ed ad  informare i competenti organi di controllo della incresciosa situazione creatasi.
Ancora una volta, comunque, manca la reale volontà di risolvere questa piaga che viene abitudinariamente  utilizzata da molti soggetti Pubblici e Privati associazioni comprese, per fare business ovviamente a danno degli animali.
Le regioni Italiane del Sud tutte, sono all’ultimo posto nelle graduatorie europee e ciò conferma la pessima gestione di questo fenomeno.
I nostri volontari continueranno il loro fondamentale lavoro di promozione della pratica della sterilizzazione sul territorio, unica soluzione al fenomeno che in altre nazioni nord europee più progredite ha dato i suoi frutti. D’altronde le statistiche parlano chiaro, il Molise è la regione con il più alto numero di randagi in proporzione al numero di abitanti. La crisi che attanaglia il nostro paese ovviamente si ripercuote anche sul costante incremento delle cucciolate visto gli elevati costi delle sterilizzazioni effettuate presso gli studi veterinari privati.
La nostra proposta è incentrata soprattutto sulla promozione delle sterilizzazioni pubbliche eseguite a bassi costi, una specie di vecchia mutua a cui possono accedere tutti i cittadini residenti in regione.

OIPA Italia onlus Sez. Campobasso

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