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lunedì, Settembre 22, 2025

Tutti in piedi al Savoia per “Il Vajont” di Andrea Ortis

CampobassoTutti in piedi al Savoia per "Il Vajont" di Andrea Ortis

vajontUn lunghissimo applauso, una standing ovation e un sorriso sul volto della gente, anche se visibilmente commossa.
È l’intento in cui è riuscito «Il Vajont di tutti, da Longarone a San Giuliano… Riflessi di speranza», lo spettacolo teatrale andato in scena al Savoia di Campobasso.
Una ricostruzione puntuale e avvincente della storia della diga del Vajont, dal primo progetto alla notte della tragedia.
Quasi tre ore di spettacolo in cui le responsabilità di tutti sono chiamate in causa.
A cominciare dalla SADE, la società che costruì la diga per la fornitura di energia elettrica, senza tenere conto di tutto quello che un progetto tanto imponente poteva portarsi dietro. Una diga alta 261 metri e una capienza di oltre 160 milioni di metri cubi d’acqua.
Nel lago, a causa di una sponda particolarmente friabile, e non adatta a quel tipo di progetto, il 9 ottobre 1963, finì una frana lunga più di due chilometri e profonda duecento metri. Milioni di metri cubi si staccarono dalla montagna provocando l’esondazione della diga e la morte di quasi 2.000 persone. La comunità più colpita fu quella di Longarone.
Durante la rappresentazione un pensiero è stato rivolto anche ad altre tragedie che hanno colpito il nostro Paese, come il terremoto di San Giuliano e quello dell’Aquila.
Fatti drammatici portati in scena in modo originale, con un approccio a tratti leggero.
Sul palco attori e musicisti hanno accompagnato un coinvolgente Andrea Ortis, autore e regista di questa produzione Ouverture che ha registrato il tutto esaurito.

patrizia testa

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