Un paese cancellato dal fango e l’emozione di una tragedia immane riportata sul palco. Stiamo parlando di Longarone, la comunità devastata dal disastro della diga del Vajont nel 1963.
«Il Vajont di tutti, riflessi di speranza» è il titolo dello spettacolo, scritto e diretto da Andrea Ortis, che andrà in scena al Teatro Savoia di Campobasso il 13 marzo.
Una rappresentazione che accende i riflettori su alcune catastrofi che hanno segnato la storia del nostro Paese, dal Vajont a San Giuliano di Puglia, ma con un approccio a tratti leggero, nonostante l’importanza del tema trattato.
È una produzione Ouverture, l’associazione culturale che come obiettivo ha quello di promuovere l’arte dando vita a spettacoli di successo avendo sempre un occhio di riguardo verso i giovani.
La presentazione dello spettacolo è avvenuta nelle ultime settimane principalmente nelle scuole. È importante, infatti, che le nuove generazioni conoscano i fatti perché saranno loro a scrivere il futuro.
«Incontrare i ragazzi è stato un modo per confrontarsi e testimoniare la storia – ha detto Micaela Coletti, presidente del comitato delle vittime del Vajont – un modo per tenere viva la memoria e non dimenticare».
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