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venerdì, Novembre 7, 2025

“Sogni e bisogni”, a Campobasso la commedia di Salemme

Campobasso"Sogni e bisogni", a Campobasso la commedia di Salemme

salemmeDopo più di un anno dal debutto, approda anche a Campobasso la commedia firmata dall’attore partenopeo Vincenzo Salemme. Uno spettacolo atteso dal pubblico molisano, in fila ai botteghini per assicurarsi il biglietto per una delle due serate in programma.
«Sogni e bisogni» non ha deluso le aspettative: ispirato al celebre romanzo di Alberto Moravia «Io e Lui», lo spettacolo «supera i contorni della commedia classica – come afferma lo stesso autore – intesa nella sua accezione «borghese» per intrattenere, attraverso veri e propri colloqui, gli spettatori in sala.
La trama è semplice e ruota perlopiù attorno a due personaggi: Rocco Pellecchia, cinquantenne frustrato e attanagliato dalle responsabilità, e il suo pene – interpretato da Salemme – che gli urla a gran voce i bisogni più profondi e il suo desiderio di libertà. A contornare i protagonisti, altri interpreti portavoce e testimoni della vita di Rocco, una vita mediocre e ordinaria vissuta a testa bassa, profondamente detestata dal suo membro che lo spinge ad affrontarla con maggiore coraggio. Il «tronchetto della felicità», come definito in scena, rivendica una propria autonomia, si dissocia dalla banalità di Rocco pur costretto a stargli fisicamente attaccato: diventa uomo a sua volta, alter ego del protagonista di una vita vissuta solo a metà; simbolicamente è l’opportunità, l’alternativa a un’esistenza grigia che può attuarsi, però, solo attraverso il cambiamento consapevole e coraggioso.
Da consumato mattatore, Salemme si muove sul palco con frenetico entusiasmo, scendendo spesso fra il pubblico in platea, forte e sicuro dell’impatto comico del suo spettacolo che non tarda, però, a giungere al consueto quantomai atteso momento introspettivo.
L’attore/regista chiude la sua esibizione con un monologo dai tratti profondamente riflessivi, portando l’attenzione su temi di grande attualità come quello della famiglia. Salemme approfondisce il ruolo del padre, esterna il suo disagio in queste vesti, sottolineandone le difficoltà, le paure e le tensioni che questo compito porta con sé. E lo fra tra il pubblico, parlando e confrontandosi, rispondendo alle domande, quelle più frequenti che – come dice lui stesso – ci facciamo sulla profondità della natura umana soprattutto negli aspetti apparentemente più semplici.

silvia valente

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