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sabato, Novembre 8, 2025

Sanità, mozione a Palazzo San Giorgio: l’ospedale Cardarelli va tutelato

AperturaSanità, mozione a Palazzo San Giorgio: l'ospedale Cardarelli va tutelato

sanita_medicodi ANNA MARIA DI MATTEO

Continua a far discutere l’impostazione che il commissario ad acta Paolo Frattura, ha dato ai piani operativi sulla sanità.
A Campobasso il tema tornerà nuovamente all’attenzione del Consiglio comunale, grazie ad una mozione presentata da quattro consiglieri di maggioranza in difesa della sanità pubblica, in particolare dell’ospedale Cardarelli di Campobasso che rischia il colpo di grazia.
Sul riordino della rete ospedaliera il Consiglio comunale aveva già preso posizione, qualche mese fa, approvando un ordine del giorno che in sostanza ribadiva la centralità della sanità pubblica, sollecitando un giusto equilibrio tra le strutture private e quelle pubbliche.
Una deliberazione che, a quanto pare, è stata totalmente ignorata dalla struttura commissiariale che ha assunto decisioni diametralmente opposte rispetto alla volontà espressa con chiarezza dall’assise civica di palazzo San Giorgio.
Così, a distanza di qualche mese da quella seduta di Consiglio, Frattura ha scoperto le carte e svelato il suo disegno di riordino, provocando l’immediata levata di scudi dei quattro consiglieri comunali di maggioranza che rigettano totalmente la proposta di Frattura.
«Il piano sanitario non sembra assicurare le esigenze di tutela e rilancio del sistema sanitario molisano che dovrebbero costituire imprescindibile obiettivo dell’amministrazione regionale – hanno scritto nella mozione D’Anchise, Montanaro, Maroncelli e Colarusso – La arbitraria attribuzione dei posti letto alle strutture private avviene a scapito degli ospedali pubblici, letteralmente scippati. Un taglio che penalizzerà, in particolare l’ospedale Cardarelli».
E dunque i quattro consiglieri di centrosinistra chiedono al Consiglio comunale di rigettare in toto la proposta di riordino delle strutture sanitarie, in particolare per quanto riguarda il Cardarelli, «letteralmente smantellato a tutto vantaggio di una struttura privata – hanno denunciato – e di adoperarsi con tutti i mezzi per fermare la privatizzazione di un bene comune, per bloccare quello che è un chiaro esempio di devastazione della sanità pubblico e di spreco di risorse, che – hanno concluso gli esponenti di maggioranza – apporterebbe solo nuove tasse ed inefficienze alla popolazione molisana».

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