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domenica, Novembre 9, 2025

Scuole sicure, la Cgil chiede un tavolo permanente: occorre una mappatura di tutti gli edifici scolastici

AperturaScuole sicure, la Cgil chiede un tavolo permanente: occorre una mappatura di tutti gli edifici scolastici

1413228763-0-scuole-sicure-accede-al-finanziamento-la-g-nosengo-di-petrosinoLo  sciame sismico che ha interessato molti comuni della provincia di Campobasso ha riproposto, con tutta la sua gravità, il problema della sicurezza degli edifici scolastici. A Campobasso  il problema è stato sollevato  dai genitori della primaria di via Crispi che hanno ottenuto lo spostamento, provvisorio, degli alunni media Colozza, nel turno pomeridiano. Una battaglia intrapresa anche dalle famiglie dei bambini che frequentano la primaria di via D’Amato che non manderanno i bambini a scuola fino a martedì, giorno in cui è previsto un incontro con il sindaco Battista. Intanto sul problema è intervenuta la Flc Cgil che ha posto l’accento sullo stato dell’edilizia scolastica molisana, con il 70% delle scuole a rischio sismico.
”Basti ricordare il convegno “A scuola, sicuri”, organizzato dalla FLC CGIL Molise nel 2012 a distanza di 10 anni dal sisma che il 31 ottobre 2002 seppellì sotto le macerie 27 bambini ed una maestra nella scuola di S. Giuliano di Puglia – ha dichiarato il segretario regionale Pino La Fratta –  Dati alla mano, denunciammo come nei plessi molisani risultava che il 91,4% degli edifici non era stato progettato con normativa antisismica, il 94% era privo di relazione di conformità, l’84,6% non aveva il certificato di relazione geotecnica. Poco o nulla è cambiato da allora, tranne il riaccendersi della paura in virtù dello sciame sismico che ha ridestato sopite preoccupazioni. Inutile negarlo: le ingenti risorse pubbliche che sono piovute in Molise per quella tragedia si sono perse in mille rivoli, costruendo spesso edifici oggi con pochi alunni, mentre potevano essere destinate per ridisegnare il sistema pubblico d’istruzione regionale e per mettere in sicurezza gli edifici individuati come sedi delle istituzioni scolastiche dimensionate. Così non è stato. Sappiamo tutti che i terremoti non si possono prevedere – ha aggiunto il sindacato – ma è possibile prevenirne gli effetti. In tal senso, riteniamo sbagliato che gli accertamenti sulla vulnerabilità degli edifici siano commissionati solo “a campione”, in seguito alla legittima pressione di genitori giustamente allarmati, previa minaccia di un’astensione di massa dalle lezioni. Gli studenti e gli operatori scolastici hanno bisogno di spazi adeguati e tempi distesi per studiare, lavorare e programmare le attività didattiche. Riteniamo che sia necessaria la costituzione di un tavolo permanente di coordinamento tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti a livello regionale per realizzare una pianificazione dell’offerta formativa che tenga conto anche delle strutture esistenti, una conseguente mappatura definitiva degli edifici scolastici, una programmazione degli interventi necessari nel breve e nel medio periodo per costruire nuovi edifici o mettere a norma quelli esistentiAndranno individuate le priorità di azione sulla base delle risultanze dell’Anagrafe regionale scolastica – ha proseguito la Cgil –  di cui più volte la Regione Molise ha annunciato l’Istituzione, e che a breve speriamo sia finalmente attiva. Resta l’esigenza di un piano nazionale per l’edilizia scolastica che vada oltre le misere risorse fino ad ora stanziate, in cui collocare una seria programmazione regionale, con i fondi necessari da reperire nell’immediato, anche rinunciando ad altre opere inutili che pure si intendono progettare. Siamo stufi di rincorrere l’emergenza. Il nostro territorio è ad alto rischio sismico. Per tale ragione, chiediamo che l’edilizia scolastica diventi una priorità del governo nazionale e regionale.”, ha concluso la Flc Cgil.

 

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