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martedì, Aprile 30, 2024

Sanità, comitati difesa Veneziale e Cardarelli contro la proposta Frattura

AttualitàSanità, comitati difesa Veneziale e Cardarelli contro la proposta Frattura

pastoreLucio Pastore, portavoce del comitato Bene Comune Veneziale, ha chiamato a raccolta i cittadini nell’ex Lavatoio. Sotto accusa i piani operativi, i cui contenuti non sono stati ancora illustrati dal governo regionale. Comitati e cittadini sono pronti alla mobilitazione per impedire la possibile privatizzazione del sistema sanitario. “Emergono solo frammenti sui contenuti dei piani operativi – ha detto Pastore – Da quello che si può leggere, in sostanza, nel tentativo di privatizzare la sanità, si rende tutto il sistema completamente non funzionante. Qual è la finalità di tutto questo agire? Spostare il flusso dei soldi verso alcuni soggetti privati. Nelle scelte fatte non c’è la centralità del cittadino. Del resto l’aver rinunciato alle indicazioni date da Carmine Ruta, che andava invece in quella direzione, sta a significare che non c’è volontà di fare un sistema per il cittadino, ma un sistema per arricchire pochi soggetti. E poi i numeri. Anche questi, secondo il comitato, non depongono certo a favore del sistema sanitario pubblico. Nella riorganizzazione del sistema – ha detto ancora Pastore – per riportare al 3 per mille il tutto bisogna avere una riduzione dei posti letto complessivi del Molise. Succede che nel privato abbiamo una perdita di nove posti letto, nel pubblico se ne perdono circa 170. Questo già di per se evidenzia una volontà. Cioè se noi abbiamo spazi, abbiamo mezzi e personale per poter agire, che bisogno c’è di acquistare da soggetti privati, che invece dovrebbero essere complementari? Invece siamo noi, il servizio pubblico, che sta diventando complementare. Ne è l’esempio, del resto, far assorbire il Cardarelli dall’ex Cattolica, in una maniera che non si riesce a comprendere. Come può una struttura privata, che ha le sue regole e che ha come finalità il profitto, entrare nella gestione del pubblico? Tutto questo vuol dire che non c’è volontà di far funzionare il sistema, ma di regalare il fondo sanitario a dei soggetti privati. Ma Il problema, ha poi spiegato inoltre Pastore, non è solo il passaggio nelle mani dei privati. Potrei anche accettare per esempio una gestione da parte di Emergency – ha infatti affermato – perché so che ha al suo centro i diritti della persona. Ma avere come finalità ultima solo quella di dare soldi ad alcuni soggetti significa privare i cittadini di un loro bene. Diminuirà la qualità dell’assistenza, aumenterà la spesa per le persone. Questo significa far perdere il diritto alla salute come bene comune e trasformarlo in merce”. Presenti all’assemblea anche i rappresentanti del comitato nato a difesa del Cardarelli. “Il comitato Pro Carderelli – ha detto Daniela De Capoa – quando avrà conoscenza piena di quello che è il piano operativo, esprimerà le sue idee e intraprenderà tutte le iniziative necessarie per opporsi decisamente a questo piano, che in parte conosciamo per quanto ci è stato detto dal governatore nelle due assemblee che si sono tenute e a cui hanno partecipato gli operatori sanitari. Certamente non risponde né alle esigenze dei cittadini, né alla salvaguardia della sanità pubblica. Questo significa che noi ci adopereremo con tutte le forze e con tutti i mezzi per contrastare il piano operativo, che per noi è una disgrazia”.

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