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mercoledì, Novembre 12, 2025

Spese pazze della casta: la Procura archivia, la Corte dei Conti chiede i danni erariali

AperturaSpese pazze della casta: la Procura archivia, la Corte dei Conti chiede i danni erariali

corrte-dei-contidi GIOVANNI MINICOZZI

 

Torna prepotentemente in cronaca la vicenda collegata alle spese pazze sostenute dai gruppi consiliari di palazzo Moffa nel periodo 2006-2011 e negli anni 2012-2013.
Come è noto, il pm Nicola D’Angelo, che ha indagato sotto il profilo penale 32 consiglieri regionali in carica nella legislatura 2006-2011, ha archiviato, sicuramente con valide motivazioni, gran parte degli inquisiti, rinviando a giudizio, invece, Michele Picciano, Michelangelo Bonomolo, Sabrina De Camillis, Enrico Gentile e Francesco Di Falco.
Altri due consiglieri, Salvatore Muccilli e Luigi Terzano, sono in attesa dell’udienza del gup che si terrà nelle prossime settimane.
Inoltre, sempre la Procura di Campobasso e sempre il sostituto Nicola D’Angelo, ha avviato una seconda inchiesta su indagini effettuate dalla Guardia di Finanza, relativa agli anni 2012 e 2013, i cui esiti devono essere ancora definiti dalla stessa Procura.
Fatti, questi, già noti alla pubblica opinione che, al di là delle archiviazioni, è rimasta allibita da come siano stati sperperati e saccheggiati in sette anni diverse centinaia di migliaia di euro.
Soldi pubblici destinati alle attività istituzionali dei gruppi consiliari ed utilizzati, invece, in pranzi, acquisto gioielli, gelati, cioccolatini, panini, caffè, dolci e biglietti d’ingresso in locali notturni con spettacolo di lap dance.
La novità eclatante è arrivata dalla Corte dei Conti del Molise che, su richiesta della della Procura della stessa magistratura contabile, ha emesso diverse sentenze per recuperare il danno erariale causato dai consiglieri regionali nella gestione allegra dei fondi pubblici destinati ai gruppi.
La notizia, circolata nelle ultime ore e confermata da fonti attendibili, avrà sicuramente un rilievo nazionale poiché a pagare, sentenza della Corte dei Conti alla mano, saranno anche i consiglieri regionali che sono stati archiviati o prosciolti dalla Procura della Repubblica di Campobasso.
Per altro, la stessa Corte dei Conti ha chiesto, con sentenza definitiva, il recupero del danno erariale anche nei confronti di alcuni consiglieri regionali sui rendiconti contestati relativi al 2012 e 2013.
Infatti, come per gli anni precedenti, lo sperpero dei soldi pubblici è stato evidente, nonostante le norme più restrittive imposte dal decreto Monti sui costi della politica.
Sono state rendicontate, in modo anomalo, consulenze che nulla hanno a che vedere con l’attività istituzionale, come quella di una psicologa, viaggi fuori regione, revisione e manutenzione delle auto private, soldi elargiti ai partiti, acquisto libri autoprodotti da consiglieri regionali per farsi campagna elettorale.
Altre sentenze della Procura della Corte dei Conti saranno emesse nelle prossime settimane con l’obiettivo sacrosanto di recuperare tutto il malloppo sperperato.
Dunque i privilegi e le malefatte della casta molisana non hanno mai fine.

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