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giovedì, Novembre 13, 2025

Incidenti stradali, Aci: “Per il 2015 i dati, non ancora ufficiali, sono più drammatici del 2014”

AttualitàIncidenti stradali, Aci: "Per il 2015 i dati, non ancora ufficiali, sono più drammatici del 2014"

One person died in this three-car crash. (KATU News photo)

In Molise, nel 2014, gli incidenti stradali con lesioni a persone registrati sono stati 511, mentre l’anno precedente sono stati 507. Ventisette i decessi, uno in più rispetto al 2013. I feriti sono stati invece di meno, 782 rispetto agli 800 del corrispondente periodo prima. Nella nostra regione il maggior numero di morti si è registrato sulle strade principali. Sono i dati dell’ultimo rapporto Aci-Istat, presentato a Campobasso e che fa riferimento al 2014 rispetto al 2013. Ma nell’anno che sta per chiudersi e per il quale la stima è ancora in corso, il quadro, ha evidenziato anche il direttore dell’Automobile club di Campobasso e Isernia Giovanni Caturano, si prospetta più drammatico per la nostra regione. A livello nazionale, ritornando alle statistiche ufficiali del 2014, è stato detto, il calo delle vittime stradali ha subito una battuta d’arresto, c’è stata una diminuzione dello 0.6% a fronte di una flessione del 2,5% degli incidenti e del 2,7% dei feriti. Diciotto miliardi di euro il costo dei sinistri. Distrazione, velocità elevata e distanze di sicurezza non adeguate le prime cause su strade extraurbane, in città mancata osservanza di precedenze e semafori, ma anche velocità.
Sempre Caturano ha spiegato come in Molise, le strade con elevata mortalità sono la Statale 647 Fondovalle Biferno, il breve tratto molisano della A 14, la Statale 17 dell’Appennino abruzzese e Appulo Sannitico e la Statale 85 Venafrana. Incidenti non mancano, purtroppo, anche sulla Trignina. A breve l’Aci presenterà progetti per la sicurezza delle infrastrutture regionali e per la formazione degli utenti della strada. E le strade molisane, è sotto gli occhi di tutti, non sono certo esempio di sicurezza e modernità. Il Consigliere dell’Automobile Club Demetrio Rivellino ha sottolineato come i dati dimostrano l’urgenza di garantire l’utilizzo di almeno il 50% dei proventi delle multe per favorire la mobilità e la sicurezza stradale, con attraversamenti pedonali moderni e visibili, percorsi ciclabili protetti, rotatorie efficaci e scongiurare i pericolosi urti laterali. «Anche le sanzioni – ha aggiunto Rivellino – devono essere finalizzate alla prevenzione. Gli autovelox nascosti sono inutili e i cartelli che ne annunciano la presenza, poi non riscontrata dai conducenti, sono addirittura dannosi».

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