non vogliamo tediarla con la citazione di quegli articoli della Costituzione che riguardano la Scuola, articoli che noi e Lei conosciamo bene e che sono la fonte da cui scaturiscono le riflessioni che seguono.
I docenti della provincia di Isernia che firmano questo documento esprimono profondo disagio per la superficialità con cui sono stati da lei considerati nelle ultime settimane e sentono come offesa alla propria dignità anche solo l’aver pensato di aumentare il numero di ore settimanali di lezione in classe. Tale offesa rimane anche dopo il ritiro della proposta e, soprattutto, dopo le affermazioni fatte in Tv dal presidente del Consiglio Monti che ha mostrato di non comprendere le nostre proteste.
Come offesa alla propria dignità è stato sentito anche l’infelice utilizzo dell’espressione “bastone e carota” da lei immaginata per un “trattamento efficace” della categoria.
I docenti firmatari fanno proprie le rivendicazioni esplicitate dai colleghi di tutta Italia in quest’ultimo periodo – e che sarebbe inutile riportare in elenco – e le chiedono, per il bene del Paese in cui insieme viviamo e nel tentativo di porre le basi di un futuro migliore, di dare maggiore attenzione alla scuola che, anche solo numericamente (otto milioni di studenti, ottocentomila docenti e circa quindici milioni di genitori) è comunità ben diversa da ogni altra corporazione o categoria.
Vorrà, dunque, riconsiderare con altro spirito almeno i seguenti argomenti:
– La sicurezza degli edifici scolastici
– Il numero di studenti per classe
– La possibilità di una comunicazione istituzionale che permetta alla comunità nazionale tutta di conoscere il lavoro che gli insegnanti fanno e smentisca, una volta per tutte, il luogo comune delle diciotto ore e dei tre mesi di vacanza
– Il finanziamento della scuola pubblica rispetto a quella privata
– Il trattamento (che sia dignitoso) dei docenti assunti con contratto a tempo determinato
Vorrà, inoltre, farsi portavoce di tali nostre considerazioni e richieste al ministro che le succederà, a qualsiasi schieramento politico appartenga.
Noi rimarremo sicuramente qui, a vigilare.