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domenica, Novembre 16, 2025

Tregua maltempo, dopo la paura si contano i danni

AperturaTregua maltempo, dopo la paura si contano i danni

allagamenti-termoli-12-2-460x300di GIOVANNI DI TOTA

Sui monti del Matese la paura è stata tanta. La zona più colpita quella del versante Campano. Ma sul quadrilatero Cercemaggiore, Vinchiaturo, Morcone e Santa Croce del Sannio si è abbattuta una quantità d’acqua tale che i piccoli rigagnoli sono diventati torrenti e i fiumiciattoli hanno decuplicato la portata. Risultato: inondazioni, frane, allagamenti.

A cavallo tra Molise e Campania la pioggia battente ha provocato un finimondo, che si è poi esteso nell’area del Fortore, tra Gambatesa, Riccia e Jelsi, e sull’altro versante nella zona di Sesto Campano. In Provincia di Isernia è questo il comune dove il maltempo ha provocato i danni maggiori e ha costretto una decina di famiglie a lasciare le proprie case, invase da fango e acqua venuti giù dalla collina, dopo l’esplosione della rete fognaria.

Anche la strada per raggiungere contrada Taverna è stata interrotta. Ma sono decine le vie di collegamento invase da terra e detriti, lasciati sulla carreggiata. Anche la fondovalle del Fortore, la Venafrana e la statale Sannitica sono rimaste interrotte a lungo. Molti automobilisti sono stati salvati da vigili del fuoco, polizia, carabinieri e personale Anas, che hanno lavorato nelle fasi dell’emergenza.

E di emergenza vera e propria si è trattato nell’area industriale di Vinchiaturo, al confine con lo svincolo per Bojano e Guardiaregia. Qui diverse aziende si sono trovate sotto un paio di metri d’acqua a causa dell’esondazione del Quirino. Alla Edilcol sei operai sono rimasti bloccati all’interno del capannone, diventato una specie di scatola galleggiante. Per liberarli sono arrivati i pompieri che li hanno fatti uscire con una scala e portati all’asciutto su un gommone.

Decine di bombole e bomboloni del gas sono stati portati via dalla furia dell’acqua che per un paio d’ore ha messo davvero paura.

All’indomani la situazione è tornata più o meno normale, anche se i danni alle strutture e alle suppellettili sono più che evidenti.

Lo stato di allerta permane in tutta la zona, anche se il cuore della perturbazione resta il beneventano. Nelle prossime ore, e comunque in giornata, sono previsti i sopralluoghi dei tecnici per definire gli interventi necessari per la messa in sicurezza. In Molise il peggio sembra essere alle spalle. Ma, come hanno detto i tecnici dell’Enea nelle ultime settimane, il clima sembra impazzito e prevedere eventi così circoscritti è sempre più difficile.

 

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