16.9 C
Campobasso
lunedì, Novembre 17, 2025

Sanità allo sfascio, scattano gli esposti alla magistratura. Medico denuncia l’Asrem e il commissario ad acta Frattura

AperturaSanità allo sfascio, scattano gli esposti alla magistratura. Medico denuncia l'Asrem e il commissario ad acta Frattura

760ef78a6f0bc894c4fd5ecb9e2f4354_XL (1)di ANNA MARIA DI MATTEO

Che la sanità molisana sia allo sfascio totale è ormai drammaticamente sotto gli occhi di tutti. Gli ospedali sono stati completamente svuotati di personale e risorse finanziarie. Entro la fine dell’anno saranno centinaia i medici, gli infermieri ed il personale ausiliario ad essere mandati a casa. E le conseguenze ricadranno su chi rimarrà a lavorare, ma soprattutto su quanti saranno costretti a presentarsi in ospedale per essere curati. Lì troveranno solo pochi medici ed infermieri, stressasti dai carichi di lavoro al limite della sopportazione ma non troveranno i più comuni farmaci. Dovranno andare in farmacia a comprarli.
Questa è diventata la sanità del Molise, denunciata, per l’ennesima volta, da Angelo Di Stefano, medico ortopedico del Cardarelli che è tornato a rivolgersi alla magistratura, denunciando i vertici dell’Asrem, il commissario ad acta, Paolo Frattura.
L’accusa è quella di non garantire neppure i livelli essenziali di assistenza che invece, per legge, andrebbero garantiti e per i quali, ha precisato Di Stefano, la Regione riceve i fondi dallo Stato.
Dunque un quadro allarmante, nel quale vanno ad inserirsi situazioni strane, anomale, come la presenza, negli ospedali molisani, ma solo sulla carta, di reparti che in realtà, materialmente non esistono. E’ il caso dell’unità operativa di Chirurgia della colonna vertebrale, della quale Di Stefano è stato nominato primario. «Un reparto – ha precisato – il medico – è inesistente. E dunque a Roma, al tavolo tecnico, arrivano notizie false come questa che stravolgono la realtà della sanità molisana».
Ed allora, una nuova denuncia sta per partire, che potrebbe riguardare anche l’intero Consiglio regionale. Infine la stoccata al commissario: «Il Tar dispone la riapertura degli ospedali e la Regione invece decide di rivolgersi al Consiglio di Stato. Gli ospedali li chiudono i cittadini, non i burocrati», ha concluso Di Stefano, deciso ad andare fino in fondo.

Ultime Notizie