La crisi colpisce fortemente anche il Molise, infatti stando a quanto dichiara la Confocommercio, l’associazione dei commercianti, quest’anno per il commercio regionale sarà “l’ annus horribilis”, meno 12 per cento gli incassi a fine anno, e diverse attività che per effetto della crisi chiuderanno i battenti entro i primi mesi dell’anno in arrivo, una situazione non più sostenibile. Intanto anche i molisani preferiscono, per motivi economici, i discount e internet, rispetto ai canali più tradizionali della spesa, ma soprattutto a scapito della qualità. Resistono invece i giocattoli per i piccoli di casa e un piccolo incremento si registra anche per l’elettronica. Una fotografia che evidenzia come la crisi cambia inesorabilmente le abitudini dei consumatori.
I commercianti aspettavano questo periodo come cartina tornasole dei loro incassi, infatti tradizionalmente il periodo natalizio è quello più proficuo e che permette alle attività economiche di rimpinguare per quanto possibile le casse esangui, aggredite dalla crisi da una parte, e dall’aumento spropositato delle tasse dall’altro, ma la fotografia che i commercianti fanno di quest’anno orribile è drammatica, vendite in calo del 12 per cento rispetto allo scorso anno, e solo negli ultimi tre mesi, quelli appunto dove si dovrebbe lavorare di più, il calo registrato è addirittura dell’otto per cento rispetto allo scorso anno, il che significa che i cittadini hanno pochi soldi da spendere e li spendono in maniera oculata. Il Molise inoltre soffre anche del “mal di tassa” essendo noto il fatto che per rientrare dal debito nella sanità, in Molise le imposte sono state portate al massimo, cosi come molti comuni hanno dovuto aumentare al massimo in alcuni casi le imposte locali, e guarda caso sono state aumentate quelle sul commercio locale, mercatini e posti fissi nelle strade, e negozi in generale. Ma qual è l’alternativa ai regali? Spesso e volentieri si producono biscotti e piccola pasticceria in casa da regalare agli amici, mentre per i parenti dove non si può fare a meno si compra il classico regalo, oppure si producono oggetti e indumenti con il fai da te, infatti, oggi è possibile reperire nelle mercerie e nei negozi del fai da te un sacco di oggetti che assemblati diventano piccoli mobili, sciarpe, collane braccia e via dicendo. Aumentata nel 2012 anche la percentuale degli italiani che non faranno acquisti per i regali di Natale. La percentuale di coloro intenzionati a non fare gli acquisti per i regali di Natale nel 2011 era pari al dodici per cento. In vista del Natale 2012 tale percentuale sale al quattordici per cento. L’aumento della percentuale di chi ha deciso di non fare i regali di Natale è più accentuata presso i residenti nelle regioni del Nord-Est e nelle regioni del Mezzogiorno, in Molise questa percentuale sale al 15 per cento circa. Non solo, a soffrire di più in questo trimestre è stata la grande distribuzione organizzata, ovvero i centri commerciali che per molti giorni hanno avuto un calo sensibile delle vendite e la ripresa di queste settimane non copre nemmeno i costi di gestione dei centri commerciali. Aumentano invece gli acquisti in catene di Discount, con un ragguardevole diciotto per cento in più rispetto allo scorso anno, e la “scoperta” per molte famiglie della vendita online, infatti, solo in quest’ultimo mese le vendite su internet hanno fatto registrare un rispettabile ventiquattro per cento in più rispetto allo scorso anno. Comodità nel ricevere il prodotto a casa, e risparmio accertato, le carte vincenti del mercato online, e che prevede per il prossimo anno addirittura un aumento del doppio circa del fatturato. Ma ci si chiede se tutto questo vada in conflitto con la qualità sia dei prodotti sia degli acquisti, per quanto riguarda i Discount pur essendo prodotti senza marca, hanno comunque una filiera di controllo dall’origine alla vendita, per cui si potrebbe stare tranquilli almeno rispetto ai controlli che si effettuano, mentre per le vendite online, ormai esistono siti e negozi virtuali che garantiscono la qualità dei prodotti. La cosa curiosa però è che su internet non acquistano solo i giovani come siamo portati a credere, ma anche persone più avanti negli anni, l’importante è scegliere bene i prodotti da acquistare e soprattutto, se si riesce, fare un confronto sui prezzi di vendita che applicano comunemente i negozi tradizionali. Resistono invece, e non poteva essere altrimenti, la vendita dei giocattoli, e dell’elettronica in genere, per i bimbi si spende sempre qualcosa in più dicono gli intervistati nelle televisioni locali, cosi il mercato del giocattolo vede quest’anno un sostanziale pareggio rispetto allo scorso anno, non sono aumentata le vendite ma non sono nemmeno calate, bene anche la vendita dei prodotti elettronici, in molti aspettano il natale per regalarsi l’ultimo telefono uscito piuttosto che l’ultimo televisore pubblicizzato. Insomma sicuramente non è stato un anno facile, e la fine forse è leggermente peggio, ma il Natale resta sempre la festa dell’allegria in assoluto, e allora buon Natale a tutti.