Ion Sotu potrebbe essere morto per i numerosi colpi ricevuti all’addome che gli hanno sfondato la cassa toracica e provocato una emorragia interna. Sono questi i primi risultati dell’autopsia condotta oggi al San Timoteo sul corpo del romeno massacrato di botte in una casa abbandonata al confine tra Molise e Abruzzo. E’ stata la dottoressa Irene Riezzo dell’Istituto di Medicina legale di Foggia a eseguire l’esame, i cui risultati definitivi non si avranno prima di sessanta giorni. Sono state analizzate ferite anche sugli arti e sul cranio. Intanto i carabinieri hanno rintracciato nel Lazio una sorella di Sotu che questa mattina è stata a Termoli in ospedale per un ultimo saluto al fratello. In carcere con l’accusa di omicidio aggravato si trova un connazionale di 48 anni.


