19 C
Campobasso
sabato, Maggio 10, 2025

Risorse idriche, rischio privatizzazione. La Regione istituisce l’Egam, il doppione della Molise Acque. Ma i sindaci sono pronti a ricorrere al Tar

AperturaRisorse idriche, rischio privatizzazione. La Regione istituisce l'Egam, il doppione della Molise Acque. Ma i sindaci sono pronti a ricorrere al Tar

di ANNA MARIA DI MATTEO

Si chiama Egam, ente di governo dell’ambito del Molise per il servizio idrico integrato ed è il nuovo, l’ennesimo carrozzone che la Giunta regionale, guidata da Paolo Frattura, ha istituito con delibera numero 285 del 15 giugno.
Un doppione della Molise Acque, la società che attualmente gestisce le risorse idriche. Un nuovo ente che Frattura ha deciso di imporre ai 136 comuni molisani. I sindaci, infatti, hanno tempo 60 giorni, dalla data di ricezione della delibera, per aderire all’Egam, pena il commissariamento. Scatteranno i poteri sostitutivi della Regione ed il pagamento delle spese a carico delle amministrazioni inadempienti.
Un ente che, secondo molti, rappresenterebbe il primo tassello per l’istituzione di un unico soggetto che gestirà tutta la partita finalizzata alla totale privatizzazione delle risorse idriche del Molise. Ed è proprio su questo aspetto che un nutrito gruppo di sindaci ha deciso di dare battaglia e di impugnare la delibera di Giunta dinanzi al Tar. Al momento sono quindici i Comuni che hanno annunciato l’intenzione di non aderire all’Egam e si sono rivolti all’avvocato Massimo Romano per sottoscrivere il ricorso. Altre amministrazioni comunali, non hanno ancor preso posizione, mentre il Consiglio comunale di Campobasso è stato convocato, in seduta straordinaria per venerdì 21 agosto. Intanto si registra la posizione di netta contrarietà del sindaco di Campodipietra, Giuseppe Notartomaso.
«Come più volte denunciato – ha fatto sapere il primo cittadino – questo atteggiamento di resistenza contro un attacco smodato al bene acqua, nasce da valutazioni che portano ad un unico risultato: quello che le lobby debbono mettere le mani sulle risorse idriche e nelle tasche dei cittadini senza alcun vantaggio per loro. Forse – ha concluso il sindaco – bisognerà ripartire d una legge adeguata o l’ennesimo referendum per riportare l’acqua a quello che è, il bene più prezioso che va sottratto al controllo e agli interessi privati delle multinazionali».
E mentre i sindaci si organizzano e si preparano a dare battaglia, l’iter sull’organizzazione dell’Egam vanno avanti spedite: la nomina del commissario straordinario dell’ente, in attesa dell’individuazione del direttore, la costituzione di un ufficio speciale per lo svolgimento delle attività tecnico-amministrative dell’Egam. Insomma, altri incarichi, altre prebende. Il tutto a carico dei contribuenti molisani, che risultano essere tra i più tartassati d’Italia.
Altro che il Molise di tutti annunciato da Frattura in campagna elettorale: questo sembra essere davvero  il Molise di pochi. Sì, i pochi eletti.

Ultime Notizie