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mercoledì, Novembre 5, 2025

Termoli, al Pronto Soccorso del San Timoteo servono “rinforzi”. E Di Brino chiede lumi sul mancato rinnovo degli ausiliari

AttualitàTermoli, al Pronto Soccorso del San Timoteo servono "rinforzi". E Di Brino chiede lumi sul mancato rinnovo degli ausiliari
ospedale-san-timoteo-termoliMigliaia di presenze che fanno triplicare la popolazione del Basso
Molise durante l’estate. E aumenta anche il lavoro per il Pronto
Soccorso dell’ospedale San Timoteo di Termoli che deve fronteggiare
un’utenza sempre più vasta.
Una scala di priorità, dalle urgenze a codice rosso trattate subito ai
casi meno gravi che dilatano, di conseguenza i tempi di attesa per le
altre situazioni. Tempi lunghi, anche più di qualche ora nonostante la
professionalità e la disponibilità del personale che cerca di
organizzare al meglio il lavoro. Centinaia di prestazioni al giorno
con un picco che si registra in alcuni giorni.
Personale, dunque, da potenziare per gestire un’utenza così elevata ma
anche altri problemi da gestire non solo nel reparto di emergenza.
Su tutti la questione dei quattordici ausiliari con contratto in
scadenza a fine luglio ribadita anche dal consigliere di opposizione,
Antonio Di Brino in una interpellanza.
”Il Presidente della Regione e il sindaco Sbrocca – ha osservato di
Brino – si erano impegnati a garantire il mantenimento e il
potenziamento delle prestazioni sanitarie garantite dai Reparti e
Servizi dell’Ospedale di Termoli, al fine di limitare i ricoveri
impropri e ridurre i tempi delle liste di attesa. Tale obiettivo – ha
aggiunto il consigliere del Nuovo Centrodestra – si può raggiungere
solo mediante l’impiego di migliori tecnologie, l’adeguamento della
struttura e il miglioramento quali-quantitativo della dotazione
organica”.
Di Brino continua a chiedere risposte e, inoltre, ha evidenziato che
negli ultimi due anni si è ”aggravata una già rilevante situazione di
carenza di personale, dovuta al blocco del turnover, tanto che dal
2013 la dotazione organica complessiva del presidio è costituita per
il trenta per cento da personale precario con contratti rinnovati
annualmente”.
Intanto, è stato attivato un tavolo di lavoro per capire come
affrontare il mancato rinnovo degli ausiliari ed evitare grossi disagi
per l’utenza.

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