di GIOVANNI DI TOTA
La cassaforte era a pochi metri da loro, ma i ladri si sono fermati nella stanza adiacente, senza riuscire ad aprire la seconda porte.
Il furto, poche decine di euro, è avvenuto nella notte in uno degli uffici dell’atrio del Cardarelli, al piano terra dell’ospedale di contrada Tappino.
E’ probabile che i ladri sapessero che in quelle stanze viene trattenuto il denaro degli incassi dei ticket e, poco più accanto, quello dei medici che svolgono attività intra moenia. Non hanno avuto timore delle luci accese a giorno e hanno forzato la prima porta, aprendola come una scatoletta. Hanno rovistato e buttato all’aria i cassetti delle scrivanie, poi hanno aperto l’armadietto e dopo aver scassinato una di queste cassette si sono portati vie le marche da bollo che c’erano dentro. Meno di cento euro.
Ma di solito, dentro quelle stanze, ci sono tra i 30 e i 40mila euro. Soldi che, una volta alla settimana, ha raccontato più di qualche testimone, vengono portati dentro le buste da un piano all’altro dell’ospedale. Non è raro vedere i dipendenti dello sportello contare i soldi a vista. Dunque, il fatto che nel cosiddetto cup pass e all’accettazione ci siano consistenti somme di denaro è fatto noto.
La seconda porta, che dà accesso alla stanza dove c’è la cassaforte, ha però resistito all’assalto dei ladruncoli che in sostanza hanno fatto un buco nell’acqua. Ad accorgersi dell’infrazione, questa mattina, gli addetti allo sportello, che hanno chiamato il 113. Non ci sentiamo sicuri, ha riferito un dipendente che preferisce rimanere anonimo, e ogni giorno siamo esposti ad azioni del genere. Sull’episodio indaga la polizia del capoluogo



