di ANNA MARIA DI MATTEO
L’avevano contrabbandata per una riforma che avrebbe rappresentato la svolta, la discontinuità con il passato. Ma legge di riordino dell’Agenzia di Protezione civile, approvata di recente dal Consiglio regionale non ha fatto altro che mandare a casa, gradualmente, i lavoratori assunti con il cosiddetto concorsone, per sostituirli, in maniera altrettanto graduale, con nuovi dipendenti, magari più in linea con il pensiero politico dell’attuale maggioranza di governo.
Il primo step è rappresentato dalla imminente selezione, riservata alle categorie protette, per l’assunzione di sette unità, a fronte delle 15 assunte con il concorsone e poi mandate a casa senza colpo ferire, nonostante si trattasse, appunto, di categorie protette.
Il secondo passo lo avrebbe illustrato, in un incontro che si sarebbe svolto a Larino ad un gruppo di precari Fausto Tosto, ex dipendente della locale banca di credito cooperativo ed ex sindaco di Colletorto. Tosto è il braccio destro del consigliere delegato alla Protezione civile, Salvatore Ciocca. In quella sede, Tosto avrebbe annunciato un nuovo concorsone, previsto per gennaio 2016 per l’assunzione di nuovi dipendenti, visto che i contratti dei sopravvissuti all’epurazione decisa da Frattura e Ciocca, scadranno il prossimo mese di dicembre.
A quel punto tutti a casa: fuori i vecchi dentro i nuovi.
