di ANNA MARIA DI MATTEO
Il cerchio si chiude sull’inchiesta delle spese pazze dei Gruppi consiliari. La Procura di Campobasso ha chiesto il rinvio a giudizio di otto consiglieri regionali in carica nella legislatura 2006-2011.
E’ il primo risultato di una indagine lunga e complessa. Trentasei sono stati i procedimenti aperti, uno per ogni consigliere. Molte posizioni sono state archiviate mentre, secondo quanto riferiscono dalla Procura, per diversi consiglieri le indagini sono ancora in corso. I reati contestati sono peculato e appropriazione indebita.
Per quanto riguarda le cifre, sono tre i casi più eclatanti: uno supera i 200 mila euro, gli altri due sono sopra quota 40mila. Per gli altri consiglieri regionali coinvolti si parla di somme più basse.
Gli accertamenti hanno riguardato esponenti di tutte le forze politiche. Ai consiglieri viene contestato il fatto di aver speso i soldi, non rispettando così “gli scopi istituzionalmente previsti”.
Si va dai caffè ai pranzi, dalle sponsorizzazioni ai viaggi. Un malcostume portato alla luce dalla Guardia finanza che provocò indignazione nell’opinione pubblica, soprattutto tra quanti hanno perso il posto di lavoro, tra chi a stento arriva a fine mese e chi, invece, a fine mese non ci arriva affatto.
