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mercoledì, Novembre 19, 2025

‘La buona scuola’, sindacati sul piede di guerra. Scrutini a rischio.

Evidenza'La buona scuola', sindacati sul piede di guerra. Scrutini a rischio.

di ANNA MARIA DI MATTEO

Non si ferma la mobilitazione dei sindacati contro la riforma della scuola. E la prossima mossa potrebbe essere il blocco degli scrutini.

‘La buona scuola’, questo il nome del disegno di legge del governo Renzi, così come è impostata, non piace a nessuno.

E lo dimostra la percentuale di adesione, pari al 90%, allo sciopero nazionale proclamato da tutte le sigle sindacali agli inizi di maggio.

Le stesse sigle sindacali che anche in Molise hanno organizzato una serie di assemblee territoriali a partire dal 3 e fino al 5 giugno e che coinvolgeranno il personale docente, educativo ed Ata.

Gli incontri si svolgeranno negli istituti scolastici dei principali centri della regione e serviranno a fare il punto della situazione e soprattutto a decidere le ulteriori iniziative da intraprendere, tra cui il blocco degli scrutini.

Insomma, nonostante il premier Renzi continui a difendere la riforma, da più parti e non solo dal mondo sindacale, piovono critiche pesantissime.

Il deputato molisano del Pd, Roberto Ruta, pur condividendo alcuni punti della riforma, ha presentato una serie di emendamenti che in particolare riguardano la figura dei dirigenti scolastici e le assunzioni.

Nel primo caso, i presidi, secondo la riforma, avranno ampio potere decisionale, anche sulla scelta dei docenti e sui premi da assegnare loro. E su questo strapotere, l’emendamento pone un argine, attraverso la istituzione di un comitato, composto da rappresentanti dei docenti, dei genitori e degli studenti, il cui parere sarà vincolante.

Sul fronte delle assunzioni va detto che la buona scuola prevede 100mila nuove immissioni in ruolo, ma, come ha fatto notare Ruta, restano fuori altri 50mila precari che, secondo un altro emendamento del senatore, rientrerebbero in un piano pluriennale delle assunzioni e dunque, col tempo, i precari verrebbero tutti stabilizzati.

Gli emendamenti di Ruta sono stati già depositati. Ma dal governo, al momento, non arriva alcun segnale rispetto alla richiesta, pressoché corale, di rivedere l’impostazione del disegno di legge.

Ed è proprio a causa di questo atteggiamento di chiusura che i sindacati hanno deciso andare avanti con la mobilitazione.

L’annunciato blocco degli scrutini, che nel Molise potrebbe partire l’8 giugno, subito dopo la chiusura delle scuole, sarebbe l’estremo tentativo di indurre Renzi a rivedere la buona scuola che, dicono i sindacati, buona non è affatto.

 

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