Il riordino delle Province, così come concepito, rischia soltanto di penalizzare il settore turistico, finendo per cancellare senza alcun criterio logico tutte quelle competenze che le Regioni hanno affidato gli enti intermedi. L’allarme è stato lanciato dal presidente nazionale di Unionturismo, Gian Franco Fisanotti, durante un incontro che si è tenuto a Isernia su iniziativa del Rotary. Prima di procedere con lo smantellamento dell’impianto provinciale sarebbe a suo avviso opportuno salvaguardare quanto di buono fatto finora. Le stesse Province, seppur avviate verso la definitiva chiusura, dovrebbero impegnarsi di più nel tutelare i servizi e i presidi turistici, è il parere di Uniontursimo. Di questo Fisanotti ne ha parlato anche con il presidente dell’ente di via Berta, Luigi Brasiello, invitandolo a ritirare gli ultimi provvedimenti che di fatto compromettono l’attività di promozione del territorio. Brasiello – ha riferito Fisanotti – ha assicurato il Suo prossimo interessamento per un riesame del piano di razionalizzazione relativo alla Società partecipata A.S.T.P.I. Scarl. Durante i lavori del Consiglio di Presidenza Nazionale dell’Unionturismo dedicati proprio al tema delle funzioni amministrative attribuite dalla Regione Molise alla Provincia di Isernia, il presidente nazionale dell’Unionturismo Gian Franco Fisanotti ha dato lettura del lungo ed articolato messaggio di saluto inviato dal Presidente della Regione Molise Paolo di Laura Frattura che con particolare riferimento alle materie del turismo e cultura ha tra l’altro assicurato che: “l’attenzione che la Regione Molise ha riservato negli ultimi mesi ai due argomenti (Turismo e Cultura) troverà una concreta continuazione nell’azione di riconsiderazione delle materie oggetto di riordino nella riforma delle funzioni delle Province”. La presidenza dell’Unionturismo ha molto apprezzato il messaggio del Presidente Frattura. Ma per ora l’unica certezza è che l’effetto combinato dei tagli previsti a livello nazionale non consente l’esercizio nemmeno delle funzioni fondamentali che la legge riconosce alle Province e Città Metropolitane con conseguenti disavanzo di parte corrente ed interruzione dei servizi premonitori di un possibile dissesto finanziario. Il Consiglio Nazionale di Presidenza ha auspicato la revoca della delibera del Consiglio Provinciale di Isernia del 31 marzo 2015 richiamando il rispetto del comma 89 dell’articolo 1 della legge Del Rio (“Le funzioni che nell’ambito del processo di riordino sono trasferite dalle Province ad altri Enti Territoriali continuano da esse esercitate fino alla data dell’effettivo avvio di esercizio da parte dell’Ente subentrante ”) e per salvaguardare i livelli occupazionali della compartecipata A.S.T.P.I. Scarl.



