Denunciamo di fronte a tutta l’opinione pubblica molisana l’ennesimo gravissimo atto di repressione poliziesca contro gli attivisti dell’opposizione e del dissenso sociale molisano: è accaduto di nuovo ed a Roma, in danno ingiusto di Emilio Izzo.
Il fatto: Izzo aveva comunicato la sua legittima critica verso l’operazione (per noi sciagurata, diseducativa e dannosa) del taglio dell’abete gigante per il papa, avvenuta in Molise, e che si sarebbe recato nei pressi del Vaticano a manifestare il suo pensiero con un semplice cartello . Aveva anche ottenuto dalla questura di Isernia l’assicurazione che non v’era alcun divieto o problema.
Giunti nei pressi del colonnato, senza che neanche aveva sposto il cartello (peraltro non si vede quale norma lo impedirebbe) viene incredibilmente fermato da agenti della DIGOS di Roma (come se fossero stati già avvisati con tanto di foto per identificarlo) che lo trattengono e lo sballottano tra un commissariato ed un altro senza neanche dirgli il motivo e senza neanche porlo in condizione di farsi assistere da un avvocato.
Presi i contatti con Izzo, mentre scriviamo, sappiamo che ancora non gli sono stati resi noti i motivi di tale fermo e si parla addirittura di un “foglio di espulsione e verbale di accompagnamento”.
Per quanto ci riguarda, non appena avuti gli atti, oltre alla denuncia politica e pubblica di tale ennesimo atto repressivo dello stato borghese e della sua polizia schierata sempre a protezione della casta e del potere (vaticano SPA incluso), produrremo una denuncia per ipotesi di abuso d’ufficio e sequestro di persona nei confronti della questura romana e verificheremo anche cosa abbia comunicato o non comunicato la questura di Isernia.
Nel frattempo inoltriamo anche un fax di protesta presso la questura di Roma ove peraltro annunciamo tali iniziative.
Dopo gli atti assurdi e grotteschi Decreti di condanna già impugnati emessi ad Isernia da Pm Scioli e dal GIP Messa per i sette antifascisti rei di cantare Bella Ciao e agli altri tre compagni per avere una pettorina contro la cricca dello scandalo auditorium, che abbiamo definito di fascismo giudiziario e che denunceremo come abusi di potere, continua dunque la repressione della polizia nei nostri confronti.
Noi, per parte nostra andremo avanti nelle nostre lotte nel Molise, anzi ancora più decisi, nel denunciare la condotta altamente repressiva dello stato borghese e della sua polizia, nel ricordare anche agli ingenui che si affidano ancora alle istituzioni della repubblica sedicente “democratica ed antifascista”, l’irriformabilità dello stato dei capitalisti e la necessità di un nuovo stato governato dai lavoratori, dove si possa affermare finalmente la società di liberi ed eguali. Un concetto che abbiamo ricordato proprio nella nostra manifestazione del 12 scorso sulla strage di stato per mano fascista (Piazza Fontana).
Ed anzi, visto che siamo in tema nel caso che ha colpito di Izzo a Roma, chiederemo a tutto il movimento dei lavoratori e degli studenti molisani, di iniziare una campagna di lotta contro il vaticano, per le ruberie e la complicità che esso ha con il potere ed il malaffare dei banchieri e dei capitalisti dal fascismo ai tempi di oggi, come è emerso di nuovo anche dalle recenti cronache giudiziarie.