Della chiusura dell’ufficio del giudice di pace di Termoli si parla da tempo ma tra rinvii, proroghe e soluzioni tampone il presidio giudiziario è rimasto aperto.
Questa volta, però, il decreto ministeriale non lascia spazio a troppe interpretazioni. L’ufficio di Termoli, in sostanza, non potrà ricevere nuove cause e rimarrà aperto per altri sei mesi fino a metà novembre per tenere le udienze già programmate ma gli eventuali rinvii verranno fissati davanti al giudice di pace di Larino.
”Allo stesso tempo – ha spiegato in una nota l’avvocato, Antonio De Michele – c’è una circolare ministeriale nella quale si indicano le modalità per ripristinare gli uffici soppressi solo se i Comuni presenteranno una domanda entro il prossimo 30 luglio”. L’impegno sarà quello di farsi carico delle spese per il funzionamento, compreso il fabbisogno di personale chiarendo nominativi e altri aspetti tecnici.
Sulla questione è intervenuto il consigliere comunale, Annibale Ciarniello, che si era occupato della vicenda e presenterà una mozione da condividere con gli altri esponenti della minoranza.
”Ho sollecitato più volte il sindaco a fare qualcosa affinché non si verificasse ciò che oggi è realtà ma – ha osservato Ciarniello – evidentemente non vi era alcun interesse a mantenere questo presidio di legalità tanto che – ha aggiunto – anche per una semplice impugnativa di un verbale di contestazione sarà necessario rivolgersi a Larino con ovvio aggravio di spese per l’utente”.
Il consigliere ha evidenziato le responsabilità dell’amministrazione auspicando – ha concluso – ”quella volonta’ politica che finora è mancata”.
