di ANNA MARIA DI MATTEO
Tornano alla carica i consiglieri del polo civico del Comune di Campobasso sulla vicenda che riguarda il piano casa, strumento urbanistico importantissimo per i benefici che esso prevede in favore dei Comuni.
Già nei giorni scorsi i consiglieri di opposizione avevano organizzato una conferenza stampa per denunciare i ritardi accumulati dall’amministrazione, in particolare dall’assessorato all’Urbanistica, nel recepimento della nuova legge. I tempi sono stretti: 120 giorni dall’entrata in vigore della norma.
Michele Coralbo, che aveva parlato del settore dell’urbanistica ormai allo sfascio, ha presentato la richiesta di convocazione di un Consiglio comunale monotematico sul tema della riqualificazione urbana.
«Mentre la Regione concede una importante opportunità – ha dichiarato – il presidente della Commissione Urbanistica si preoccupa di convocare la stessa commissione per parlare di cabine telefoniche e di toponomastica. Sono certo che il presidente convocherà il Consiglio, come prevede lo statuto entro venti giorni, in modo da scongiurare commissariamenti ad acta, imponendo agli amministratori una vera presa di coscienza e di responsabilità, sul ruolo che ricoprono grazie ala fiducia accordata dai nostri concittadini·
Siamo stati eletti per governare i processi e contribuire allo sviluppo del territorio – ha concluso Coralbo – Chi non si sente in grado di assumere questo ruolo farebbe bene a dimettersi».
