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mercoledì, Settembre 24, 2025

Case: chi resiste alla crisi, il centro tiene meglio

FocusCase: chi resiste alla crisi, il centro tiene meglio

Il computo delle compravendite immobiliari in Italia è tenuto sia dall’Istat sia dall’Agenzia del Territorio, con differenti metodologie e con risultati che differiscono in maniera sensibile: nel primo semestre le vendite di case per l’Istat sono state 322.534, con un calo del 20,6% rispetto allo stesso periodo del 2011; secondo l’Agenzia invece i passaggi di proprietà sono stati 229.694, con una diminuzione del 22,7%. Cambiano i valori assoluti, mentre la tendenza identificata è la stessa. L’Agenzia, che in questa strana gara a fornire numeri gioca in anticipo, ha già reso noti i dati del terzo trimestre segnalando che la situazione si sta deteriorando: il calo tendenziale (sullo stesso trimestre dell’anno precedente) è infatti arrivato al 26,8%, e riguarda indistintamente tutto il Paese; tra le grandi città Milano ha fatto segnare -26,9% e Roma addirittura -32,6%. A fare da corollario ci sono anche i numeri sui mutui: le erogazioni sono dimezzate (-49,6% il dato che si ottiene elaborando i dati di Banca d’Italia) nei primi nove mesi dell’anno.

Al quinto anno di caduta delle compravendite ci si aspetterebbe un tracollo delle quotazioni; invece i prezzi sono scesi sì ma in misura molto più limitata. Prendendo il dato medio cittadino, pur con i limiti che numeri di questo tipo hanno, emerge che ad esempio a Milano i valori sono scesi, secondo Nomisma, del 3,9% su base annua e del 12,1% nel quinquennio. Nella Capitale il calo è stato rispettivamente del 3,5 e del 4,6%.

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