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domenica, Novembre 16, 2025

Isernia, una legge per il riconoscimento delle minoranze Rom e Sinti e per la loro integrazione

AttualitàIsernia, una legge per il riconoscimento delle minoranze Rom e Sinti e per la loro integrazione

di LUCIA LOZZI
Raccolte di firme “se mi riconosci mi rispetti” ad Isernia presso l’ Auditorium Unità d’Italia in occasione del convegno ‘L’altra metà dello sguardo – Quando l’integrazione è donna’, organizzato dalle associazioni Etcetera e ‘Rowni-Roma Women Network Italy. L’incontro presentato da Francesco Giampietri, presidente dell’associazione Etcetera, dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Isernia, Luigi Brasiello, dell’assessore Cosmo Galasso e dell’assessore regionale alle politiche sociali, Michele Petraroia, ha visto l’intervento delle partecipanti; Saska Javanovic, presidente della Rowni-Roma Women Network Italy; Daniela Javanovic, presidente dell’associazione You Rom; Vanna Daniele, segretaria organizzativa dell’associazione Etcetera; Sara Ferri, vicepresidente dell’associazione Etcetera; Concetta Sarachella, vicepresidente della Rowni-Roma Women Network Italy. A fare da contorno allo scenario, la mostra fotografica all’interno allestita e curata da Maria Stefanek e l’esposizione di abiti di Concetta Sarachella, stilista, in arte Sara Cetty. Durante il convegno si e’ ribadita, piu’ volte, la necessità’ di portare avanti iniziative di riconoscimento storico e linguistico delle comunità rom e sinti con la speranza e determinazione di farne una proposta di legge . Partita un anno fa in corte di cassazione a Roma, Sarachella e Javanovic sono state firmatarie e promotrici della proposta insieme a tante associazioni al fine di non essere più discriminati in base all’art 3 e 6 della nostra Costituzione. L’associazione Etcetera nasce, poi, per creare una rete di difesa dei diritti delle donne della comunità rom e favorire, contestualmente, l’integrazione dei rom e sinti perché le minoranze presenti nel nostro territorio, e non solo, vanno viste non come una minaccia ma una ricchezza per la comunità e un momento di grande crescita e interscambio culturale .Valorizzazione del mondo dei rom, della donna rom, una battaglia contro la discriminazione, l’odio razziale, per riscattare la propria gente da una storia di abusi e soprusi , per combattere l’atteggiamento che mira a dividere, per riconoscere la loro memoria, cittadinanza, storia delle atrocità naziste. Saska Javanovic ” la paura del barbaro rende barbari”. I rom non sono gli ultimi tra gli ultimi ma dobbiamo promuovere la campagna,”se mi riconosci mi rispetti” per farlo capire e per ribadirlo in Ministero”. Lo scopo e’ riunire tutte le donne del mondo rom internazionale . Il primo incontro con Concetta Sarachella ha dato inizio anche ad Isernia a questo progetto che non ha lasciato indifferenti . La Javanovic lo stila per obiettivi ; noi siamo protagonisti di questo progetto per riunire, siamo pronti a collaborare con le istituzioni e vogliamo dare il nostro contributo ma riceverlo, investiamo sulle donne per i nostri figli, promuoviamo la comunità rom e rispettiamo le altre . Precisa, inoltre,”ci stiamo impegnando tantissimo e con richieste di incontri con altre Regioni e istituzioni politiche ma spesso non vengono considerate. La Regione Molise e’ stata quella più disponibile a questa apertura cosi’ da rendere possibili questi progetti sulla scuola, servizi sociali, salute, lavoro”.Impegnarsi per il riconoscimento delle minoranze linguistiche, quindi, un obiettivo difficile ma non irrealizzabile . Il Sindaco Brasiello: “Dobbiamo fare questo salto di qualità proprio nell’epoca della globalizzazione, rivolgere lo sguardo avanti e combattere insieme”, e ancora Pietraroia : ” ringrazio voi perché l’ 8 luglio del 2013 abbiamo convocato i cinque comuni dove sono presenti le comunità rom e partecipato alla strategia internazionale di integrazione dei rom con progetti da trasmettere al Ministero. La Regione Molise era pronta a partecipare e a sostenere questa necessità . Devo anche dire che si è riscontrata, durante il percorso, una certa difficoltà che nasce dalla poca attenzione al tema. Le proposte si possono trasformare in progetti e candidarli a fondi disponibili”. Ragionare insieme sui progetti, considerare la diversità un valore . Isernia fa da esempio e si distingue. Sul territorio, infatti, ci sono già da tempo associazioni strutturali che si battono per questo e possono fare da progetto pilota per gli altri comuni . Sara ferri organizzatrice e vice presidente dell’ associazione ci ha comunicato sensazioni personali ma da condividere, ” il mio incontro con Concetta Sarachella ha creato emotività e un legame comune. Ho imparato tantissimo da loro e mi sono addentrata in un mondo che mi ha arricchito “. A chiudere il convegno Concetta Sarachella, in arte Sara Cetty, che di moda contemporanea ne ha fatto simbolo di riscatto. Di lei hanno parlato tv e stampa nazionale . Partendo da una condizione di difficoltà, oltre la perdita della madre, il pregiudizio ha rappresentato una barriera per un talento innegabile ma, la sua forza, la sua determinazione, l’hanno spinta ben oltre i confini molisani; sulle passerelle di moda. “Nella ma vita tante sono state le situazioni di razzismo e pregiudizio, una gonna lunga, un cognome. Spesso mi sono ritrovata a voler abbattere queste barriere del pregiudizio e mi sono adoperata per questo. Il mio percorso di vita e la mia realtà mi hanno creato problemi ma non li ho mai rinnegati, anzi, oggi voglio combattere per l’integrazione. Non si incontrano solo le culture ma anche le persone”. Nella nostra cultura si rispetta molto l’amicizia, lo stare insieme, la città dove si vive, e la famiglia come punto di riferimento di tutto il proprio mondo, dove la donna e’ il perno. Ecco perché creare una rete per difendere i diritti delle donne della comunità rom. Le foto di Maria Stefanek rappresentano in modo mirabile il loro mondo, il mondo della donna rom; una donna molto impegnata e con tante responsabilità , una donna forte ma anche sensibile. Vanna Daniele non a caso ha concluso enunciando Il principio della non discriminazione, l’art. 3. della nostra costituzione , rimozione dell’ostacolo che non permette l’integrazione e l’art 6. Diritti all’autonomia e alla partecipazione politica , per ribadire che come ci sono norme che tutelano i cittadini, altresì si devono creare delle norme per la tutela e le pari opportunità delle minoranze storico-linguistiche dei rom e dei sinti.

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