Migliaia di persone hanno voluto dare l’ultimo saluto all’avvocato Ugo De Vivo, ex sindaco di Isernia e già presidente dell’ordine forense. Nella chiesa della Sacro Cuore colleghi, politici e tantissimi cittadini si sono stretti intorno alla moglie Gigetta Altopiedi, al figlio Ivan e agli altri familiari. Sulla bara c’erano la fascia tricolore di primo cittadino e la toga, a ricordo della professione di avvocato che ha caratterizzato tutta la sue esistenza. «Ugo De Vivo si è speso molto per la nostra città – ha ricordato padre Nazario Vasciarelli durante la sua omelia -. Una brava persona che amava la sua famiglia, capace di creare vita intorno a sé, sia nel lavoro sia nell’attività di amministratore. Attraverso il suo impegno civile De Vivo ci ha lasciato valori forti che vanno rinvigoriti e ripresi, affinché – ha concluso – la nostra società sia sempre migliore». Al termine della funzione ha preso preso la parola il sindaco Luigi Brasiello: «un galantuomo, oltre che ottimo professionista e amministratore», ha detto, mentre Duilio Vigliotti, in rappresentanza del mondo forense isernino, si è soffermato sul valore dell’amicizia. All’uscita dalla chiesa, la bara è stata accolto da un lungo applauso, che dice tutto: l’esperienza di Ugo De Vivo a Palazzo San Francesco è stata breve, e vero; ma in pochi hanno ricevuto così tanto affetto e amore. E non solo ora che non c’è più.



