Bernardino Musenga è stato uno dei figli illustri di Campobasso. Architetto e urbanista, a lui si deve la progettazione e lo sviluppo della parte piana, centrale di Campobasso, ha rifatto la facciata della della Cattedrale tra le tante opere. Ha operato tra la fine del 1700 e gli inizi dell’800. E’ morto nel 1823. A lui è stata intitolata la piazza dietro il comune in Villa dei Cannoni. La targa scoperta dal sindaco Battista prima del convegno, in sala consiliare, a Palazzo San Giorgio, su Bernardino Musenga e l’urbanistica a Campobasso, organizzato da Isabella Astorri presidente della società italiana per la protezione dei beni culturali sezione molisana, che tanto si è prodigata per un riconoscimento a un così importante personaggio campobassano. «Dal 2010 eravamo in attesa di poter onorare la memoria di Musenga – ha detto la Astorri – adesso siamo riusciti a Farlo. Non è stato solo un architetto e un urbanista, ma anche uomo di lettere e ddi cultura, partecipando alla rivoluzione del 1799«.
Alla cerimonia anche Carlo Musenga, discendente di Bernardino. «Per noi discendenti – ha spiegato – è una grande emozione. Un riconoscimento dopo quasi 200 anni per un architetto tra i 9 più importanti del Regno di Napoli, che si è distinto non solo a Campobasso e nel Molise, ma anche nel resto del Regno».
Dell’importanza culturale di Bernardino Musenga ha parlato l’architetto e storica dell’arte Giulia Severino: «E’ riuscito a proiettare Campobasso nella mentalità illuminista e neoclassica, non solo da un punto di vista architettonico»
L’urbanistica ottocentesca a Campobasso e l’opera di Musenga, i temi affrontati nell’intervento dell’architetto e studioso di urbanistica Emilio Natarelli, il quale ha evidenziato come la pianta piana della città sia stata concepita da Musenga in un’ottica murattiana, moderna, passando così da un modello medievale e uno moderno. «Il suo concetto urbanistico ha dei notevoli aspetti moderni» ha evidenziato.
Campobasso, una piazza intitolata a Bernardino Musenga
