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giovedì, Novembre 13, 2025

La Fondazione Giovanni Paolo II compie venti anni e annuncia: continueremo ad investire nel Molise

AperturaLa Fondazione Giovanni Paolo II compie venti anni e annuncia: continueremo ad investire nel Molise

di ANNA MARIA DI MATTEO

La Fondazione Giovanni Paolo II continuerà ad investire in Molise. Non rinuncerà alla sua ‘mission’, nonostante i tagli indiscriminati che la sanità sta subendo. Lo hanno annunciato e confermato i vertici della Fondazione Giovanni Paolo II,  nel corso delle celebrazioni del ventennale della posa della prima pietra del centro di ricerca e cura di contrada Tappino.

Una data, il 19 marzo 1995, che ha segnato un momento importante per la sanità molisana, una giornata suggellata dalla presenza del papa, Giovanni Paolo II al quale il centro è stato intitolato.

A distanza di venti anni la situazione, in Molise, come nel resto del Paese, è radicalmente cambiata. Il presidente della Fondazione, Maurizio Guizzardi ha tracciato un bilancio e soprattutto ha indicato la via che il Centro di ricerca intende percorrere in futuro.

«La Fondazione continuerà a garantire prestazioni di qualità – ha dichiarato il presidente, Maurizio Guizzardi – è chiaro che, rispetto a venti anni fa, quando nacque il centro la situazione era diversa. E’ chiaro che oggi, alla luce della gravissima crisi, dei tagli imposti alla sanità molisana, è necessario rivedere l’impostazione del progetto».

La sanità privata chiamata a fare i conti con l’esiguità delle risorse, con il piano di rientro, con il taglio del numero dei posti letto. Ma la Fondazione continuerà ad investire in Molise, ha rassicurato Guizzardi.

Una realtà di eccellenza che dunque continuerà a rappresentare punto di riferimento per la sanità molisana, come ha sottolineato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, nel messaggio fatto pervenire al convegno che si è svolto in chiusura delle celebrazioni.

«Oggi il centro continua ad offrire un’assistenza di elevata qualità scientifica e tecnologica – ha dichiarato – dispensata con un’attenzione e cura verso il paziente che solo una elevata professionalità ed una profonda sensibilità possono garantire. Il centro rappresenta non solo un complesso di eccellenza nell’ambito della realtà molisana  – ha concluso il ministro – ma costituisce una pietra miliare per tutta la sanità italiana».

 

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