Per capire i risvolti di questa vicenda è necessario tenere a mente alcune date: il 14 Ottobre, il 27 Ottobre e il 30 Dicembre 2014.
Il 14 Ottobre e il 27 Ottobre scorsi sono stati resi noti i 9 punti su 10 del programma che nelle intenzioni del governatore Paolo Frattura e del senatore Roberto Ruta, i due maggiori leader del centrosinistra molisano, avrebbe dovuto rappresentare la svolta rinnovatrice del governo regionale.
Li elenchiamo in sintesi: dalla risoluzione delle vertenze delle aziende in crisi entro la fine del 2014, al tema della sanità con la previsione di ripristinare un equilibrio tra sistema pubblico non inferiore al 75%, e privato non superiore al 25%; dall’annullamento delle autorizzazioni per le centrali a biomasse all’istituzione del Parco del Matese; dalla realizzazione della superstrada Termoli-San Vittore al potenziamento dei collegamenti ferroviari; dalla ricostruzione della filiera avicola e di quella bieticolo-saccarifera al salvataggio della filiera del distretto tessile; dall’approvazione degli assi città ad un maggiore sostegno alle attività culturali e alla promozione turistica del territorio regionale; e per finire la necessità di potenziare il ruolo dell’Università e della ricerca in Molise. Manca all’appello solo il decimo punto, quello politico, che Frattura e Ruta non hanno ancora illustrato pubblicamente.
