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martedì, Settembre 16, 2025

«Io? Quando mai»: firme, menzogne e stalking di Paolo Frattura

Attualità«Io? Quando mai»: firme, menzogne e stalking di Paolo Frattura

di MANUELA PETESCIA *

Paolo Di Laura Frattura è al governo da due anni. E il fallimento è così evidente da far crollare, sotto il peso della menzogna eretta a sistema, persino l’alibi della gravosa situazione ereditata.

«È colpa di Iorio» non funziona più, e allora il Presidente ne sta cercando un altro, di alibi, quello della stampa nemica: «Mi coprono di fango», va ripetendo stancamente, «le notizie non sono vere».

Insomma quello che le telecamere hanno documentato e documentano tutti i giorni – prove e carte alla mano – e cioè la disperazione della gente, l’assenza di prospettive, il menefreghismo, la commistione di interessi, la politica affaristica spacciata per nuovo modello di sviluppo territoriale (e le biomasse o la metropolitana leggera ne sono soltanto un pallidissimo esempio), tutto questo altro non sarebbe che «fango, persecuzione e stalking di una certa stampa». Cioè Telemolise.

Bene noi crediamo invece che lo stalking al Molise lo stia facendo lui.

Ed è uno stalking di menzogne.

Vi proviamo ad elencare qualcuna di queste menzogne, avvertendo sin da ora l’Ordine Nazionale dei Giornalisti che il Presidente della Regione: o è in grado di indicare come quando e perché “una certa stampa” diffonderebbe notizie false, oppure sarà la “certa stampa” a denunciarlo in tutte le sedi opportune, avvalendosi degli organi di sostegno e di controllo della categoria professionale.

E questo tragico e documentabile elenco di menzogne è superato soltanto da un altro – tragico e documentabile – elenco di menzogne: le sue giustificazioni, il tormentone dei “Non è vero”, “Non l’ho mai detto”, “Sono stato frainteso”, “Io? Quando mai”.

E sono proprio queste folli giustificazioni, queste scuse puerili a dare la misura della sua debolezza e della sua mancanza di “statura” politica. Debolezza, mancanza di statura politica – e irresponsabilità – è uscirsene con la frase “Scusate, ho firmato senza leggere”, per giustificare il contratto che lo impegnava alla salvezza del SS. Rosario di Venafro, siglato in pompa magna al solo scopo di garantirsi una valanga di voti.

Mancanza di statura politica e perfino di un certo senso del pudore, è garantire ad Agnone, il 23 settembre del 2013, la sopravvivenza del Francesco Caracciolo per poi dichiarare in tv con incommensurabile faccia tosta: “Io? Quando mai”.

Debolezza, e mancanza di statura politica, è assegnare 60 posti letto al Centro Pavone del gruppo Neuromed a novembre, per poi battere in ritirata annunciandone precipitosamente la revoca a dicembre.

E per poi dire: “Io? Quando mai”.

Paolo di Laura Frattura, nel programma scoppiettante del “Molise di tutti” garantiva la fine delle consulenze faraoniche e dei consigli di amministrazione inutili, per poi nominare il 4 gennaio del 2014 il nuovo Presidente del Consiglio di Amministrazione dell’Autostrada del Molise.

Quota Italia dei valori, pagato con i soldi pubblici per non fare nulla. “Io? Quando mai”.

Paolo Di Laura Frattura aveva promesso la rivoluzione copernicana del “merito e della competenza” per poi procedere a nomine perfettamente politiche – all’Esu, a Molise Sviluppo, alle vecchie comunità montane – da perfetto distributore di poltrone.

Questo Presidente aveva sbandierato il dimezzamento delle indennità per poi tentare un minuto dopo, con il sostegno della sua maggioranza e senza sprezzo del ridicolo, persino di aumentarle.

Paolo Di Laura Frattura aveva dichiarato l’intenzione di “accorpare tutti i servizi regionali a Selvapiana”, per poi dirottare il concorso di idee sull’area dell’ex Romagnoli, “Io? Quando mai”, forse con il solito obiettivo del solito svincolo al servizio delle solite Torri.

E dopo aver annunciato il varo del piano energetico regionale, non solo non lo presentava, ma inaugurava in compenso l’era delle autorizzazioni a pioggia: centrali a biomasse, pale eoliche, parchi fotovoltaici, e mega impianti di trattamento dei rifiuti. Altrimenti detti inceneritori. “Io? Quando mai”.

Ma il fiore all’occhiello delle menzogne deve ancora arrivare.

Il 3 dicembre del 2013 Paolo Di Laura Frattura dichiarava di avere in tasca, addirittura pronto per l’uso, il piano industriale di rilancio della Gam, una specie di progetto pilota da fare invidia al mondo intero e tale da seppellire nel ridicolo chi, in qualche modo, era riuscito a tenere in piedi quell’azienda.

Ma dal ridicolo è rimasto coperto lui.

Dal ridicolo e dalla risata amara degli operai e delle loro famiglie condannate alla fame, visto che il fantomatico piano di rilancio di quella azienda consisteva nel chiuderla.

E la chiusura della Gam è stato il fallimento politico, economico e strategico più grande che la storia di questa regione potesse meritare.

A pari merito forse – e forse a breve – con la chiusura dell’Ospedale di Agnone.

“Io? Quando mai.

*direttore Telemolise

 

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