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giovedì, Novembre 13, 2025

La macchina del fango e la macchina della bava. Storie molisane di informazione e potere

AttualitàLa macchina del fango e la macchina della bava. Storie molisane di informazione e potere

di PASQUALE DI BELLO

Nel corso del proprio intervento a margine del Consiglio monotematico dedicato al tema del Lavoro, il presidente della Regione, Paolo di Laura Frattura, non ha trovato di meglio che attaccare quelle che lui ha genericamente definito “talune emittenti” e che poi, in un articolo apparso senza firma (come gli accade di sovente) sul sito termolese Primonumero.it, qualche misterioso amanuense ha provveduto a spiegare all’urbe e all’orbe come dietro a quella generica espressione si celasse Telemolise. Segue, sempre sul medesimo pezzo, la trascrizione integrale dell’intervento passaggio di Frattura dedicato alla macchina del “fango”. Una trascrizione precisa a tal punto da aver messo in ambasce la ditta che gestisce il servizio di registrazione degli interventi resi nell’aula di Palazzo Moffa, atterrita dall’idea che quelli di Primonumero, in questa gara tra la macchina del fango e la macchina della bava, potessero in qualche soffiargli la commessa.

Due sono le questioni che vanno precisate: il rapporto tra la politica e la stampa e quello tra gli operatori dell’informazione (giornalisti ed editori) e la stampa medesima. Sul primo, come già scritto in passato, siamo alle solite: in Molise la moda è da un lato quella di attaccare chi racconta i fatti nella loro nuda e cruda rappresentazione e, dall’altro lato, far salvo chi invece di quei fatti è protagonista. Gam, Ittieree, Zuccherificio, Esattorie, Korai, Protezione civile, Formazione professionale, sono gli argomenti che in questi mesi (a questo punto anni) Telemolise ha raccontato con dovizia di particolari, atti, fatti e pezze d’appoggio. A Primonumero, invece di chiedersi se in effetti taluni colleghi stessero facendo semplicemente il proprio dovere, raccontando cioè i fatti così come stanno, non hanno pensato di meglio che sposare la tesi di Frattura che si è spinto a parlare oltre che di “fango” anche di “stalking a mezzo stampa”, una vicenda di ben altro tenore e di ben altri contenuti. A partire dal fatto che la denuncia di quel tempo formulata dalla direttrice di Telemolise all’allora editore di Nuovo Molise, Giuseppe Ciarrapico, e di alcuni giornalisti (tra cui il sottoscritto, che nel frattempo ha dimostrato la propria estraneità ai fatti tanto da lavorarci a Telemolise)  riguarda l’attacco alla vita privata di una persona ed è cosa ben diversa dalla legittima critica politica e dalla narrazione dei fatti proposta da una emittente televisiva impostata secondo una precisa, chiara, trasparente e, soprattutto, legittima linea editoriale. Una cosa è censurare l’operato di un governo regionale, altra è utilizzare un organo di informazione di cui si dispone per attaccare in maniera diretta la vita privata di una persona al fine di beneficiare di una qualche ripassata sotto le lenzuola. Attenzione a fare paragoni che non stanno né in cielo né in terra con vicende che hanno segnato in maniera profonda la vita privata  di persone la cui unica colpa era quella di essere amici o amiche di Michele Iorio. E detto da chi, come il sottoscritto, con Michele Iorio non è stato mai tenero, credo possa contribuire a definire l’abnormità di un paragone destituito di ogni fondamento. Quelle di Frattura sono state parole totalmente fuori luogo, sia nel merito che nel metodo. Bisognerebbe che un presidente di Regione accettasse con serenità le critiche che gli vengono rivolte e, perché no?, anche le accuse al fulmicotone se circostanziate da fatti e riscontri.

E questo per quel che riguarda i rapporti tra politica e stampa. Per quel che riguarda invece i rapporti tra stampa e stampa, viene da chiedersi quale sia la notizia contenuta nell’articolo di Primonumero. Di un’intera giornata di dibattito sul mondo del lavoro, con numerosi e prolungati interventi dove si è detto, analizzato, concionato e discusso di tutto, l’unica cosa che hanno inteso a Primonumero è la sparata di Frattura contro Telemolise. Dieci righe (le abbiamo contate) dedicate a dieci ore di lavoro e 20 righe dedicate a dieci secondi di badilate al cioccolato. Bene, qual è la notizia? Per Primonumero l’intera giornata del Consiglio regionale, con decine di aziende in crisi e centinaia di lavoratori fuori dall’aula di Palazzo Moffa, si è ridotta al piccato passaggio di Frattura contro Telemolise. Ma anche questa, evidentemente, deve essere una linea editoriale che lasciamo alla valutazione dei lettori: quella di privilegiare il folklore velenoso alla sostanza dei fatti. Meglio allora la macchina del “fango” che quella della “bava”. 

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