Dopo le minacce di morte ricevute dalla giornalista molisana Nadia Verdile che vive e lavora a Caserta, la stampa nazionale si mobilita per difendere il diritto alla libertà di stampa. Domenica mattina, nella città della reggia, giornalisti di tutta la nazione si ritroveranno con Nadia, in un grande abbraccio simbolico. Le battaglie della Verdile in favore della Reggia di Carditello, per anni in stato di abbandono nella Terra dei fuochi, hanno intralciato gli interessi della malavita locale che ha fatto pervenire alla redazione del «Il Mattino», giornale per il quale lavora, due lettere anonime con serie minacce di morte, una indirizzata a lei e l’altra all’ex ministro per i beni culturali, Massimo Bray, che proprio lo scorso anno restituì la piccola reggia borbonica allo Stato. “C’è la necessità – spiega Trenta Righe, associazione casertana dei giornalisti – di tenere alta l’attenzione. Il giorno dopo le minacce è giunta la solidarietà di tutti ma il rischio è che, come spesso accade, tutto finisca poi nel dimenticatoio. Riteniamo invece grave e inaccettabile quello che è accaduto a Nadia. Con la nostra collega è minacciata la nostra professione, il nostro diritto ad esercitare il mestiere complicato e appassionato di giornalisti. Perciò saremo tutti in piazza in difesa di Nadia e in difesa della libertà di stampa, per dire #iostoconNadia, io non mi taccio, noi non resteremo in silenzio, non ci fermiamo”. In piazza ci sarà anche l’ex ministro Massimo Bray. Telemolise è vicina alla collega Nadia Verdile e a Massimo Bray, direttore della Treccani.
Minacce alla giornalista molisana Nadia Verdile. Domenica a Caserta iniziativa di solidarieta dei giornalisti
