Emergenza sanità da codice rosso.
L’ennesimo allarme viene lanciato da Lucio Pastore, dirigente medico pubblico, ma anche portavoce di Isernia bene comune, che invita i molisani ad una grande marcia su Campobasso in difesa della sanità pubblica.
È proprio Pastore che parla di un intollerabile attacco portato proprio alla sanità pubblica per privilegiare quella privata. Un attacco che viene dal massimo rappresentante della regione, Paolo Frattura, accusato da Pastore di scarsa se non nulla coerenza. Troppe bugie e bisognerebbe averne almeno vergogna. Ma le bugie di Frattura, per Lucio Pastore, fanno parte di un preciso disegno gestionale: quello che vuole fare a pezzi e depotenziare la sanità pubblica per difendere gli interessi dei privati, delle grandi holding sanitarie che mirano ai facili guadagni. Domani in Molise come in Grecia si potranno curare solo quelli che hanno i soldi, mentre della sanità pubblica efficiente resterà solo un ricordo. “Visto che la politica è fatta di persone che sono attaccate ai loro privilegi e non li smuoverà nessuno per nessun motivo – dice Pastore – visto che questa Regione sta morendo nelle chiacchiere vuote e senza idea di questi politici, dove non c’è lavoro o se c’è è sempre più precario ed a quattro soldi, dove si chiudono aziende di tutti i tipi e si fanno solo annunci di rinascita, dove si vogliono costruire impianti a biomasse senza piani energetici regionali e lucrarci sopra, sia che si costruiscano o che non si costruiscano. Dove la sanità deve essere privatizzata per lucrarci sopra e scaricare, in tempi brevi, sempre più i costi sui cittadini, non è il caso di mettere da parte tutte li contrasti di associazioni, comitati e cittadini vari e metterci tutti insieme per mandare a casa questi inetti? Organizziamoci e coordiniamoci, ognuno nel proprio territorio per organizzare una grande marcia su Campobasso per dire: ORA BASTA! Iniziamo anche a pensare ad un dopo per un futuro reale e possibile per questa terra. Essere rappresentati da persone la cui parola non vale niente visto che non rispettano i patti firmati è indecente. E SE NON CI MUOVIAMO ORA; QUANDO DOVREMMO FARLO?”.