Si ha diritto ad avere figli anche senza un legame biologico. Lo ha stabilito la Corte dei diritti umani di Strasburgo che ha condannato l’Italia per aver tolto un bimbo a una coppia. I coniugi in questione sono di Colletorto e cinque anni fa pur di realizzare il sogno di avere un figlio hanno deciso di ricorrere alla maternità surrogata e volare in Russia, dove la pratica è legale. A marzo del 2011 nasce un bambino che viene riconosciuto come legittimo della coppia dalle autorità di Mosca. Al ritorno a casa i neo genitori chiedono la trascrizione dell’atto di nascita all’anagrafe italiana, ma nell’agosto del 2011 viene rifiutata sostenendo la falsità di alcune informazioni contenute nel certificato portato dalla Russia. Per la coppia inizia un calvario e una battaglia legale. Viene effettuato anche il test del Dna da cui risulta l’assenza di legame biologico tra padre e figlio. Alla fine il tribunale decide di dichiarare lo stato di abbandono del piccolo affidandolo ad un’altra famiglia, negando alla coppia di Colletorto la possibilità di adottarlo e di avere alcun contatto con lui. E’ stato a questo punto che i coniugi si sono rivolti alla corte di Strasburgo che ha condannato l’Italia perché ha violato il diritto di una coppia sposata a poter riconoscere come proprio figlio un bambino anche in assenza di legame biologico. Per la corte europea inoltre l’allontanamento del bambino dalla coppia non era necessario. Una sentenza, che nonostante farà giurisprudenza, tuttavia non restituisce il bimbo ai primi genitori perché i giudici hanno evidenziato che la violazione subita dai coniugi non deve essere intesa come un obbligo dello Stato Italiano a restituire il bambino. La scelta è stata fatta per tutelare l’equilibrio del piccolo che nel frattempo ha instaurato un nuovo rapporto affettivo con la famiglia d’accoglienza con cui vive dal 2013. L’unico obbligo per l’Italia è quello di pagare alla coppia di Colletorto 20mila euro di danni morali e 10 mila per le spese processuali. Loro ne avevano chiesti 100mila.