E’ stata forse una delle discussioni più brevi che si sono tenute in Consiglio comunale a Termoli. Complici forse anche le quasi due ore di dibattito sulla ripubblicizzazione dell’acqua, la mozione presentata da Antonio Di Brino (unico firmatario) sull’Imu agricola è stata rispedita al mittente. La maggioranza, infatti, ha deciso di non proseguire sulla strada che aveva indicato l’ex sindaco di ‘inserirsi’ all’interno del ricorso già presentato dall’Anci al Tar Lazio per ottenere l’esenzione sul pagamento della tanto odiata tassa per i terreni che si trovano al di sotto dei 600 metri di altitudine. Di Brino, presentando la mozione, ha specificato il ritardo con il quale è stata convocata l’assise, considerando che il 21 si terrà l’udienza per il ricorso al Tar Lazio (competente in materia). Sotto la lente dell’ex primo cittadino e attuale consigliere del Nuovo CentroDestra va considerata la situazione di grave crisi in cui versa l’agricoltura. Una motivazione che, però, non è bastata a convincere i consiglieri comunali di maggioranza i quali hanno votato contro la mozione. Contrario anche il sindaco Sbrocca che ha voluto specificare quanto la mozione sia stata errata. L’eventuale parere del Tar Lazio, in linea con gli auspici di Di Brino, andrebbe a cascata ad interessare anche lo stesso Molise che gioverebbe della sentenza pur non avendo partecipato direttamente all’istanza e quindi, ha concluso Sbrocca, senza aggravio di spese per l’amministrazione.
Termoli. Imu agricola, bocciata la mozione di Antonio Di Brino
