Appena 200 mila euro: a tanto ammonta lo stanziamento disposto dalla Regione per il rimborso delle spese sostenute dai pazienti molisani affetti da malattie rare, dai minori con gravi patologie e malati sottoposti a trapianto di organi.
Cittadinanzattiva è immediatamente scesa sul piede di guerra e si è rivolta direttamente al presidente della Regione Frattura ed all’assessore alle Politiche sociali, Michele Petraroia per far sapere loro che la somma stanziata può coprire solo la metà delle richieste per il 2014, stando anche ai dati forniti dal tribunale per i diritti del malato.
«Esiste una legge, la numero 17 del 2007 che ha come obiettivo quello di tutelare le persone affette da malattie gravi ed invalidanti, malattie curabili fuori regione – ha ricordato l’associazione – Dunque le famiglie sono costrette ad affrontare alti costi e i rimborsi, sono previsti entro 60 giorni. Quando le somme non sono corrisposte nelle scadenze stabilite, la situazione per i familiari dei malati diventa ancora più pesante da sostenere».
A questo stato di cose si aggiungono le restrizioni alla legge, imposte di recente e che in sostanza hanno introdotto tagli lineari, con conseguenze gravissime sui bilanci delle famiglie. Una denuncia forte, quella partita dalla segretaria regionale di Cittadinanzaattiva, Giovanna Pizzuto che poi ha stigmatizzato l’altro grave atto del governo regionale: la sospensione del servizio di assistenza domiciliare ai malati da Alzheimer. Servizio fermo dallo scorso 31 dicembre e che, nonostante le rassicurazioni dell’assessore Petraroia, non è stato ancora riattivato.
«Nei momenti di crisi economica – ha ricordato Pizzuto – il taglio degli strumenti di tutela sociale non può divenire un mezzo per fare economia di spesa, ma anzi, e soprattutto, nei momenti di crisi come quello attuale, i mezzi di tutela ed assistenza della salute, divengono strumenti importanti per la sussistenza ed il mantenimento del tessuto sociale», ha concluso Cittadinanzattiva.