di FABRIZIO OCCHIONERO La linea ferroviaria spezzata in due tra il nord e il sud del Paese. I binari che attraversano le regioni dell’Adriatico rimasti paralizzati per quasi quattro ore a causa di un allarme bomba che così come un anno fa si è poi rivelato infondato.
Disagi e ritardi si sono accumulati per gli studenti e i lavoratori che hanno affollato i treni per i rientri dopo le vacanze di Natale. Tra loro c’è chi ha rinviato la partenza e chi ha chiesto il rimborso del biglietto.
Treni a lunga percorrenza fermi anche a Termoli in attesa delle verifiche partite dopo una telefonata anonima arrivata ai Carabinieri. I passeggeri dei regionali diretti a Pescara sono stati invece accompagnati sugli autobus sostitutivi fino alla stazione di Fossacesia in Abruzzo.
Vigili del Fuoco e Polizia ferroviaria hanno ispezionato una galleria lunga sette chilometri che attraversa Vasto e le aree limitrofe fino a quando sono stati completati i controlli e la linea è stata riattivata.
La ferrovia adriatica finisce così ancora al centro della cronaca dopo le polemiche sul raddoppio tra Termoli e Lesina dove i treni circolano ancora su un solo binario per quasi 35 chilometri.
La Regione Molise, dopo l’ok dei Comuni, ha dato parere favorevole al progetto con le modifiche che riguardano il territorio di Campomarino dove si punta a spostare la linea dalla costa verso l’autostrada realizzando due nuove gallerie.
A Termoli è intervenuto anche il Movimento 5 Stelle che ha chiesto di rivedere il parere positivo rilasciato dall’amministrazione per ridefinire il piano antirumore in una città dove dovranno passare sempre più treni.