Prosegue la protesta del Comitato No Hub Molise contro il Centro di identificazione e smistamento migranti previsto nel villaggio di San Giuliano di Puglia. Una protesta rafforzata dagli ultimi risvolti legati all’inchiesta Mafia Capitale e dalle intercettazioni che hanno svelato le mire della Cupola romana anche sul comune colpito dal sisma del 2002. Questa mattina i promotori del Comitato si sono riuniti davanti la Prefettura di Campobasso per chiedere la modifica dell’ accordo siglato tra il prefetto Di Menna ed il sindaco di San Giuliano, Barbieri, che prevede l’accoglienza di 500 migranti. Un numero che, secondo il Comitato, avrebbe un impatto devastante sul territorio e sulle popolazioni. Un modello che non permette alcun tipo di integrazione, ma contribuirebbe solo a creare una sorta di lager senza alcun beneficio per gli stessi rifugiati. “C’è preoccupazione tra i cittadini – hanno evidenziato i manifestanti. Gestire un numero così alto di migranti non è facile, soprattutto in piccoli comuni dove i servizi scarseggiano e le forze dell’ordine sono ridotte all’osso. Non siamo contrari all’accoglienza – hanno ribadito – ma crediamo sia necessario puntare ad un modello diverso, che preveda gruppi ridotti da distribuire su tutto il territorio regionale in relazione al numero di abitanti di ogni singolo comune”. Critiche sono state mosse anche nei confronti del primo cittadino di San Giuliano che, secondo il Comitato, avrebbe deciso autonomamente senza coinvolgere cittadini e Comuni limitrofi.
M.D.U.
