Clamoroso, Mafia capitale sbarca anche in Molise.
L’inchiesta che sta mettendo sotto-sopra la politica romana e nazionale investe pesantemente anche la nostra regione.
Sono le intercettazioni fatte dai Ros sull’utenza telefonica di Luca Odevaine che scoperchiano la pentola della connessione molisana. Odevaine, importante esponente del Partito Democratico, vice capo di gabinetto di Veltroni, componente del tavolo nazionale per l’immigrazione, agganciatissimo a prefettura e questura di Roma, in una sua telefonata riportata dalla stampa, afferma: “Su san Giuliano di Puglia dobbiamo quantificare perchè intanto per scaramanzia si faranno i conti su quanto sarà l’utile”.
Così Odevaine parlava con il suo collaboratore, Tommaso Addeo, in una delle conversazioni intercettate dai carabinieri del Ros e depositate agli atti di Mafia Capitale. I centri di accoglienza su cui la cricca di Buzzi, Carminati e Odevaine voleva mettere le mani erano tre: San Giuliano di Puglia, Mineo e quello in costruzione a Castelnuovo in Porto.
Con il commercialista Stefano Bravo, che fa da spallone e garantisce il trasferimento del denaro all’estero, Odevaine fa i conti di quanto ciascun centro deve rendere: “Io ti do 100 persone – probabilmente immigrati dice Odevaine – e tu mi dai tot a persona”.
Aveva le mani in pasta Odevaine. Ma si rendeva conto dell’impossibilità di rivestire doppi incarichi.
Sicchè, trovandosi già a ricoprire un ruolo istituzionale presso il centro d’accoglienza di Milano, deve trovare una persona fidata per la Commissione di gara a San Giuliano di Puglia e così dice al telefono: “C’è una dirigente della presidenza del consiglio e, insomma, è anche un esperta, ha lavorato con il ministro Kyenge, per cui vediamo di farlo fare a lei il presidente della commissione”.
Insomma un intrigo tra cooperative sociali, funzionari e centri di accoglienza che tira in ballo anche in Molise.
Tutto bloccato, fortunatamente, da un’inchiesta che, probabilmente, ha impedito che Mafia Capitale sbarcasse anche dalle nostre parti.