di ANNA MARIA DI MATTEO
Non vuole rassegnarsi alla politica del compromesso, di venuta ormai dilagante. Antonio Di Pietro lascia l’Italia dei Valori, partito che egli stesso fondò nel 1998 e nel quale, evidentemente, non si riconosce più.
L’ex pm di Mani pulite ha messo negli scatoloni tutti i suoi documenti, le sue cose che ancora erano nella sede romana del partito e se n’è tornato nella sua masseria di Montenero di Bisaccia. La sua oasi nella quale in passato si rifugiava per ritemprarsi dallo stress che la sua attività di giudice prima e di politico poi gli procuravano. La sua casa dove ha deciso di trasferire tutti gli atti ed i documenti dei quasi 900 processi che lo hanno visto protagonista ai tempi di Mani pulite.
Una scelta dolorosa la sua, anche perché in di verse occasioni ha semrpe detto che l’Idv è come un figlio.
«Ma ora è arrivato il momento di cambiare, cercare nuovi stimoli, – ha detto – di sapere ciò che farò domani , non quello che ho fatto ieri».
Ma Di Pietro non lascerà la politica.
«Devo solo inventarmi una nuova vita – ha annunciato – un nuovo modo di fare le cose. Non torno a Montenero per chiudermi dentro».
C’è da giurarci: tra qualche mese Antonio Di Pietro tornerà a far parlare di sè. Non è ancora arrivato per lui il momento di finire nell’oblio.
