23.2 C
Campobasso
martedì, Aprile 30, 2024

Riforma del lavoro, dibattito a Termoli tra politica e sindacati

AperturaRiforma del lavoro, dibattito a Termoli tra politica e sindacati

di FABRIZIO OCCHIONERO

La riforma del lavoro del Governo Renzi, il dibattito interno al Partito Democratico, il ruolo dei sindacati con gli scioperi sociali che avanzano in un clima di incertezza e proteste. Temi al centro di un incontro organizzato al circolo Pd di Termoli per fare il punto sulle iniziative e approfondire i punti chiave delle proposte in un momento di grave crisi occupazionale. <<Credo – ha spiegato la segretaria regionale, Micaela Fanelli – che faccia bene Renzi a mandare avanti una riforma del mercato del lavoro in un momento in cui abbiamo bisogno di lavoro ma anche di riforme strutturali per le imprese e per abbattere i costi del lavoro per assumere a costi minori e semplificare le norme che oggi sono particolarmente difficili. Lo vuole fare entro novembre spero che lo riesca a fare con un dialogo maggiore aperto alla minoranza del Pd modificando una serie di norme che erano più restrittive». Così l’altra ’anima’ del Pd, Gianni Principe, del Dipartimento Economia del Pd: «Oggi stiamo pagando e stiamo assistendo a uno scontro sociale che si poteva evitare, non c’è stato il dialogo che ci poteva essere e ora si può cambiare? Noi siamo convinti di sì. Personalmente credo che si debba cambiare e faremo di tutto affinché si cambi».
All’incontro sono intervenuti Pietro D’Adamo, avvocato giuslavorista che si è soffermato sugli aspetti tecnici della riforma e due rappresentanti sindacali. Tecla Boccardo, segretaria regionale della Uil, secondo la quale «il Governo è autoreferenziale, un Parlamento esautorato di quelle che sono le proprie funzioni. Si parla oggi di mercato di lavoro in un momento in cui c’è un alto tasso di disoccupazione e per quanto si voglia riformare si bypassa totalmente quella che è l’importanza di un contratto il Job Acts viene fatta con una delega per cui si passa al Governo senza tornare in Parlamento e si affrontano temi senza il confronto e questo è un errore. Noi abbiamo forti dubbi perché riuscire a dare giudizi su una delega poco dettagliata è difficile». Per Lucia Merlo della Cgil al termine di una giornata di ’protesta sociale’: «proponiamo di fare delle politiche che possano non più colpire i lavoratori ma siano politiche di sviluppo perché riformare il mercato del lavoro per l’ennesima volta frammenta rizzare ancora le tipologie contrattuali e continuare a dirci che la precarietà continua può essere l’elemento che fa scattare l’occupazione è una favola a cui non crede più nessuno sono venti anni che ci stanno dicendo che la precarietà crea occupazione e non è stato creato un posto di lavoro in più».

Ultime Notizie