di Sergio Di Vincenzo – Dopo aver fatto le sue verifiche, anche il procuratore capo di Isernia Paolo Albano è arrivato alla stessa conclusione dei medici e dei militari dell’Arma: “Non c’è alcun mistero sulla morte di Luigi Petrocelli”, l’uomo di Acquaviva d’Isernia trovato senza vita nella sua abitazione lo scorso week end. Sia per gli inquirenti, sia per i Carabinieri – intervenuti sul posto non appena venuti a conoscenza del decesso – tutto è chiaro: il 51enne è stato stroncato da un infarto, mentre la ferita alla testa se l’è procurata cadendo. La morte per cause naturali – confermano fonti della Procura – è stata accertata da due medici. Il primo è stato quello del 118, intervenuto subito dopo l’allarme lanciato dalla donna che divideva con lui la casa di via Salita Municipio. Il secondo è invece il medico necroforo che per questioni amministrative ha chiesto la riapertura della cassa il giorno dei funerali. In questo caso ha effettuato le verifiche da solo e non insieme ai Carabinieri. Insomma: “Nulla lascia pensare a una morte violenta”, è il parere del procuratore. Il magistrato ha inoltre precisato che in questa storia “non c’è neanche un movente. Nessuno, cioè, aveva interesse a uccidere il signor Petrocelli”, ha detto ancora Albano. Che comunque resta a completa disposizione degli amici della vittima per ogni chiarimento: “Basta andare alla stazione dei carabinieri e presentare un esposto. Provvederemo senz’altro – ha concluso – a fare ulteriori accertamenti”.