18.1 C
Campobasso
mercoledì, Settembre 17, 2025

Centrali a biomasse, autorizzazioni revocate. Civitas pronta a richiedere un risarcimento record

AperturaCentrali a biomasse, autorizzazioni revocate. Civitas pronta a richiedere un risarcimento record

di ANNA MARIA DI MATTEO

La nuova valutazione dell’interesse pubblico originario di fatto crea l’incompatibilità delle centrali a biomasse di Campochiaro e San Polo con la vocazione dell’intera area del Matese. Questa la motivazione che la Giunta regionale ha posto alla base della revoca delle autorizzazioni dei due impianti, chiedendo ed ottenendo anche il sostegno del Consiglio regionale che ha approvato a maggioranza la delibera approdata di fretta e furia in aula.

Una revoca che, tuttavia, costerà cara alla Regione. Molto cara.

La Civitas, la società che avrebbe dovuto realizzare l’impianto di Campochiaro, chiederà infatti, il risarcimento. Secondo i legali della società, gli avvocati Umberto Colalillo e Massimo Di Nezza, la cifra si aggirerebbe tra i cinque ed i sei milioni di euro. Ma non è escluso che l’importo possa lievitare ulteriormente. L’orientamento, hanno fatto sapere i legali, è comunque quello di presentare ricorso.

Il rischio di risarcimento milionario a carico della Regione era stato ventilato in Consiglio regionale, dai consiglieri del Movimento 5Stelle Federico e Manzo che tra l’altro hanno votato contro la delibera approdata in aula.

«Tutta la questione sulle biomasse -hanno dichiarato – è stata gestita in maniera pessima sin dall’inizio. Autorizzazioni rilasciate in barba al deliberato consiliare sui piani di zonizzazione, intrecci societari e la oggettiva difficoltà dell’esecutivo regionale di gestire questa situazione. Il risultato – hanno proseguito i 5Stelle – è stata l’esposizione della Regione ad un duplice danno: ambientale, nel caso fossero state realizzate le centrali e di carattere patrimoniale, costituito dall’indennizzo che la Regione dovrà versare, con la Civitas che ha già avanzato pretese per 8 milioni di euro, soldi pubblici».

Il Movimento 5Stelle aveva invece proposto l’annullamento in autotutela o, in seconda istanza, la revoca . «Due giorni prima della sentenza del Tar sul ricorso presentato dai cittadini dell’area – hanno ricordato i due consiglieri regionali – Frattura ha, di fatto, sottratto la materia del contenzioso ai giudici di Campobasso, probabilmente garantendo l’indennizzo al marito del suo segretario di Gabinetto, in qualità di amministratore della Civitas», hanno concluso Federico e Manzo.

Ultime Notizie