di LUCIA LOZZI Esperti di finanza e relatori con competenze specifiche, hanno illustrato, presso la sala magna dell’Itis di Isernia, come poter uscire da questo momento di crisi particolare delle aziende molisane.  I relatori Giuseppina Capozza, direttrice della filiale di Campobasso della Banca d’Italia, Tommaso Palombo, presidente della commissione regionale Abi, Carlo Veneziale, presidente Finmolise, Claudio Pian amministratore unico di Sviluppo Italia Molise S.p.A.e il presidente della Camera di Commercio di Isernia e Campobasso, Pasqualino Piersimoni , hanno, con il loro contributo, fornito  ai partecipanti specifiche conoscenze in ambito finanziario, illustrato come poter operare per risolvere i problemi delle imprese e come reperire risorse per affrontare e superare le difficoltà in cui versano le aziende , coniugando aspetti teorici e possibili applicazioni pratiche, attraverso strumenti finanziari adatti.  Capozza ha evidenziato come nei primi mesi dell’anno il credito bancario in Molise ha continuato a diminuire . Anche le piccole banche  hanno avuto molte sofferenze perché non tutti sono in grado di rendere prestiti e la stessa banca e’ in difficolta’ nell’erogarli . Nonostante cio’, sono stati accesi prestiti  bancari per vari settori di attività economiche ; a marzo 2014 i prestiti bancari alle imprese si sono contratti in misura più contenuta. I prestiti alle famiglie hanno mostrato un attenuazione della dinamica negativa.  Tra i diversi settori che ne risentono di più , quello imprenditoriale di certo ha subito la crisi del momento.  Sono scesi i prestiti per acquisto della casa perché sono cambiate le prospettive, ci sposa  meno , si vive di piu’ nella casa di origine . A condizionare le scelte familiari orientate all’acquisto dell’abitazione sono soprattutto le possibilità economiche, legate alle future aspettative di reddito e occupazione che mancano o vengono meno,  nonché le difficoltà di accesso al credito.  Isernia e la tra le tre province che ha meno richieste . Credito al consumo solo per piccoli prestiti personali, di solito, per affrontare spese di ordinaria gestione che non si riescono in sopportare con uno stipendio o con una cassa integrazione .  I mutui sono in caduta libera a prescindere dalle condizioni buone o meno che le banche propongono.  I prestiti, se richiesti e concessi, sono per lo piu’ a lungo termine. Le piccole imprese hanno un tasso più alto e ciò di certo cio’ non aiuta . Palumbo ha parlato della grande crisi mondiale e della possibilita’ e opportunita’ di utilizzare misure di sostegno nel Molise, della disponibilita’ delle banche che, con opportuni  provvedimenti,  hanno consentito a imprese e famiglie di sospendere e rimodulare i mutui . Ne hanno beneficiato, infatti, un migliaio di imprese molisane . Per le famiglie il piano di sospensione dei pagamento dei mutui, di cui hanno beneficiato in tanti, ha permesso loro un po’ di respiro . Le banche possono fare ma c’è bisogno del concorso di tutti gli attori. Le banche possono fare ma bisogna cambiare l’ approccio dal punto di vista imprenditoriale,  le banche non possono fare tutto da sole ma le aziende devono cambiare mentalità . Il problema nel Molise e’ che il finanziamento alle piccole imprese e’ in contrazione e queste sono in sofferenza , ma il risparmio e’ in incremento rispetto alla media nazionale proprio per il timore del futuro . Cio’ penalizza i consumi. E’ necessario facilitare la burocrazia, i tempi di risposta alle imprese sono lunghi e bisogna concedere prestiti a chi li merita non a tutti. I tassi devono essere adeguati e sostenibili . Veneziale ha elencato e illustrato gli strumenti finanziari della Finmolise , l’apporto che si fornisce all’impresa e il compito dell’istituto finanziario per permette l’ accesso al credito per ridare linfa al nostro sistema operativo delle imprese. Tali finalità vengono perseguite con forme di intervento tendenti a favorire la nascita, l’espansione, l’ammodernamento, l’innovazione tecnologica e finanziaria, la commercia-