Un filmato storico capace di evocare un mondo così lontano ma al tempo stesso così vicino, quello dell’America dei primi anni ’60, dei campus universitari, delle marce per i diritti civili e per la pace. Era il tempo del Vietnam, dei poeti beat, della contestazione in embrione, dei sogni, delle speranze di una intera generazione che da lì a poco sarebbero esplosi, nel 1967, nella multicolore San Francisco degli hippy e poi in Europa col maggio francese del 1968. Il “Tamburino” che evoca Dylan annuncia un mattino tinitnnante, “jingle jangle morning”, che sarà lì prossimo a venire.