Intanto, mentre la politica prende e perde tempo, Bojano è sempre più stretta nella morsa della povertà. L’allarme del Comune: situazione esplosiva.
Il progetto di socializzazione d’impresa della filiera avicola sembra destinato a fallire. Fallire prima ancora di partire. Proprio così. L’annuncio lo hanno dato i vertici di Confcooperative, che per l’occasione hanno organizzato una conferenza stampa. Un annuncio-denuncia, quello fatto da Domenico Calleo che in sostanza è sembrato impotente dinanzi al silenzio che è sceso sull’iniziativa che avrebbe dovuto salvare le sorti dei lavoratori della Gam, dell’indotto e dell’intera filiera avicola. Il progetto, che prevedeva un investimento di circa 31milioni di euro, di cui la metà a carico della Regione con fondi del Psr, si è arenato sulle secche dell’indifferenza e dell’immobilismo della Regione.
E’ stato lo stesso Calleo a ricordare come la Regione, nonostante gli annunci del governatore Frattura, non abbia ancora avviato le procedure per l’erogazione delle risorse del Psr. Risorse indispensabili per far partire il progetto. Eppure, come ha ricordato il presidente di Confcooperative che aveva collaborato alla stesura del piano industriale per il rilancio della Gam, gli accordi erano altri. L’accordo diceva, in sostanza, che il progetto doveva partire entro il mese di settembre, per evitare che gli allevatori prendessero altre vie, verso i diretti concorrenti della nascente cooperativa avicola. Settembre è arrivato e rischia di passare senza che nulla si sia mosso.
Così, nel corso della conferenza stampa Calleo ha annunciato che se entro questo mese non ci saranno novità, Confcooperative si tirerà fuori, “perché – ha puntualizzato – non vogliamo essere i capri espiatori del fallimento”.
Dunque Regione sotto accusa. Ma a fargli compagnia ci sono i sindacati, che avrebbero espresso perplessità sul piano industriale, non presentendosi all’incontro organizzato proprio per esaminare le criticità sollevate da Cgil, Cisl e Uil.
Insomma, la situazione è ad un punto tale da non indurre a facile ottimismo. Ma nel frattempo a Bojano la situazione è diventata drammatica: centinaia e centinaia di famiglie assistite dal Comune, dieci sfratti al giorno da abitazioni Iacp e case private, 17 attività commerciali hanno chiuso già i battenti. Le famiglie ormai vivono sotto la soglia di povertà. Sono le conseguenze della chiusura della Gam. L’assessore comunale alle Politiche sociali, Carlo Perrella ha partecipato alla conferenza stampa per ricordare a tutti che la città di Bojano sta morendo di una lenta agonia. “Occorre fare qualcosa e farlo in fretta – ha quasi implorato – Ma il dramma è che noi chiediamo aiuto da un anno. Ma nessuno fino ad oggi ci ha risposto”.
Un appello rimasto inascoltato per troppo tempo. Troppe parole, troppe promesse. Ma di fatti nemmeno l’ombra. Il risultato della gestione a dir poco fallimentare di tutta la vicenda è la fine della filiera avicola, fiore all’occhiello dell’economia molisana. La fine di una lunga tradizione. La fine di tutto per centinaia e centinaia di persone che sulla Gam avevano fatto progetti di vita. Andati miseramente in fumo.