Ci sarà anche una delegazione di dipendenti delle Camere di Commercio di Campobasso e di Isernia alla manifestazione nazionale del 23 luglio, in piazza di Pietra a Roma, indetta dalla Funzione Pubblica Cgil, Cisl e Uil contro lo smantellamento del sistema camerale. Alla giornata di protesta parteciperanno i lavoratori di tutte le Camere di Commercio italiane, Aziende Speciali e organismi del sistema. L’iniziativa fa seguito alle mobilitazioni sul territorio e alla raccolta firme per chiedere la cancellazione dell’articolo 28 del decreto legge 90 con cui il governo Renzi ha previsto il taglio del 50% degli oneri camerali e, dunque, della principale fonte di sostentamento del sistema di servizi utile ad aziende .
“Il processo di riordino del sistema camerale avviato dal Consiglio dei Ministri – si legge nella nota della Uil- va solo nell’ottica della gestione dell’emergenza contabile, piuttosto che di un vero progetto strategico ed economico”. Per il sindacato “gli effetti di tale manovra restano incerti, sia in termini di efficacia operativa che di prospettive per il personale”.
“La riorganizzazione non può passare solo attraverso una riduzione dei costi – proseguono le parti sociali – con la consequenziale penalizzazione del nostro sistema di imprese, ma soprattutto va razionalizzato il comparto attraverso uno snellimento dei livelli e promuovendo sinergie e messa in comune di funzioni tra Unioni Regionali e Camere di commercio provinciali, ridisegnando così la rete dei servizi in funzione dell’innovazione produttiva e nel quadro del riassetto istituzionale e amministrativo del territorio”.
“La riduzione del 50% del diritto annuale decreterebbe, de facto, la morte certa delle Camere Molisane, le quali, sebbene entrambe molto piccole e pur tentando una strategica fusione, non sarebbero in grado di sostenere i costi e le attività di promozione”.
Per questa ragione i sindacati hanno inviato una nota al Prefetto, per sollecitare le autorità del territorio, parlamentari di governo regionale ed istituzioni tutte a sostenere la causa.